La Juve di Del Neri: caccia ai record negativi

Dimettermi? Non ci ho mai pensato. Io ho sempre fatto il mio lavoro e sono vincolato a questo club”. Dopo l’ennesima debacle stagionale alla guida della Juventus, Gigi Del Neri ha mostrato il consueto orgoglio, condito come sempre da rotacismo (per chi non sapesse cosa è la pronuncia anomala della erre), impavido anche di fronte alle critiche di tifosi, giocatori (Chiellini che dice: “Non siamo mai stati una squadra”) e giornalisti.

Probabilmente, il prode Del Neri, avrebbe dovuto essere messo al corrente dei dati e delle statistiche riguardanti la sua stagione in bianconero. La Juve sta annoverando record negativi in successione e con l’ultima giornata potrebbe addirittura toccare abissi inesplorati.

Prima di tutto, a meno di mezzi miracoli, i bianconeri termineranno la stagione fuori dalla Coppe Europee. Escluso l’anno post-calciopoli non accadeva dalla stagione 1990/1991, ben 20 anni fa. Al timone di quella Juve c’era il sapiente Gigi Maifredi, attuale direttore tecnico del Brescia (non a caso retrocesso), che almeno offriva spettacolo e imprevedibilità a quella Juventus.


Va sempre tenuto presente che almeno a Torino, nelle gare interne, la squadra di Del Neri qualche gara divertente l’ha pure disputata. Infatti la Juve 2010/2011 ha subito all’Olimpico addirittura 29 reti. Peggior difesa interna dal dopo guerra ad oggi nella storia bianconera.

Ma il fiero Gigi forse non sa che se domenica non dovesse battere il Napoli e venisse superato dal Palermo potrebbe addirittura conquistare un altro inquietante record. La Juve finirebbe ottava in campionato: così in basso l’ultima volta c’era finita nella stagione 1961/1962 (50 anni fa!!!), concludendo dodicesima, nonostante l’avvicendamento in panchina tra Korostelev e Parola.

Del Neri, dunque, qualche motivo per essere audace e temerario ce l’ha: una delle peggiori Juve di sempre avrà in eterno impresso il suo nome. La storia è anche fatta di record negativi e certo non si può che ammettere che il tecnico friulano, nella storia, ci è entrato.

Enrico Turcato

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