In questi mesi su Stephan El Shaarawy è stato detto un po’ tutto, i complimenti si sono sprecati e gli aggettivi per descriverlo iniziano a scarseggiare. Allora è molto più giusto far parlare i numeri perché, di solito, grandi numeri descrivono al meglio un grande giocatore. Chi o aveva visto all’opera due anni fa in B al Padova e l’anno scorso al Milan nelle sempre positive apparizioni, sapeva già che questo giocatore sarebbe sbocciato ma, alzi la mano, chi avrebbe scommesso che il Faraone avrebbe bruciato tutte le tappe e si fosse consacrato così presto.
Come dicevamo sopra, la cosa più impressionante ed inequivocabile sono i numeri che lo riguardano, i gol messi a segno. L’italo-egiziano viaggia a ritmi da record, a ritmi impensabili e va di pari passo con i grandi bomber d’Europa. Messi, Cristiano Ronaldo, Ibra, Falcao, Van Persie, solo per citarne alcuni. Nomi da far rabbrividire, top player assoluti, il meglio che c’è in circolazione. Ma da questa stagione al loro fianco (in alcuni casi meglio, in altri leggermente peggio) c’è il ventenne d’oro: Stephan El Shaarawy. Secondo una statistica, infatti, il numero 92 rossonero, con le sue tredici reti fatte in campionato, è il secondo miglior realizzatore d’Europa al netto dei rigori (considerando le reti segnati nei relativi Campionati d’appartenenza) dietro solo ad un certo Lionel Messi.
L’attuale capocannoniere della Serie A segna un gol ogni 106 minuti, praticamente uno a partita, e solo il solito Messi (uno ogni 61′) e Zlatan Ibrahimovic (uno ogni 121′) hanno una media gol superiore alla sua. Vedendo al dettaglio questa speciale classifica al netto dei penalties la Pulce ha segnato 22 reti, il Faraone 13 al pari di Ibra. Davanti a Falcao (10), Van Persie (10) e Ronaldo (9). Contando anche le trasformazioni dal dischetto, comunque, non sono molti i giocatori che lo superano. Infatti, Falcao arriva a quota 16, Ibra a 14 e Cr7 appaia l’italiano a quota 13. Considerando che molti di questi tredici gol sono stati di pregevole fattura, che a questi vanno aggiunti i due in Champions League e i quattro con le Nazionali, ci rendiamo conto che sono numeri incredibili, numeri da elite del calcio europeo, numeri da furoiclasse assoluti.