Era la stagione 2007/2008. Nell’Empoli che arriva diciottesimo in campionato e retrocede in Serie B, i due terzini titolari si chiamano Ignazio Abate e Luca Antonini. I due (il primo due stagioni dopo, il secondo quella successiva) torneranno al Milan per non andarsene più. Nelle stagioni successive, Abate offre qualche ottima prestazione e, soprattutto nell’anno dello scudetto, convince. Antonini, invece, dà spesso l’impressione di non essere da Milan e, a parte la stagione con Leonardo in panca, desta più di qualche perplessità.
In questa stagione i due, soprattutto per necessità e mancanza di alternative, partono con i crismi della titolarità. I risultati sono deludenti e coincidono con il periodo più nero dei rossoneri nell’ultimo ventennio. A fine ottobre, nella gara casalinga contro il Genoa, Antonini si fa male e Mister Allegri si inventa Kevin Constant in un ruolo in cui non si era mai visto. Le prime prestazioni sono imbarazzanti, ma pian piano l’ex Chievo e Genoa cresce e dimostra di aver confidenza con la nuova posizione in campo. Qualche sbavatura nelle diagonali e nei ripiegamenti difensivi, ma tanta spinta, corsa e qualche buon cross.
A destra invece, al posto di Abate, trova spazio il giovanissimo Mattia De Sciglio. Stessa storia. L’inizio non è incoraggiante ma poi il ventenne inizia a carburare e le sue prestazioni sono sempre state un continuo ‘crescendo rossiniano’. In questo periodo, fra l’altro, il Milan comincia a fare risultato e a subire meno gol. Ora, Antonini e Abate, hanno recuperato dai loro rispettivi infortuni e sono (o nel caso di Antonini stanno) tornati a disposizione.
Certamente rappresenteranno un’opzione in più per Mister Allegri che senza i due non aveva alternative sulle fasce. A maggior ragione se si considera che, Vilà e Mesbah sono due giocatori sul piede di partenza e non sono mai rientrati nei piani dell’allenatore in questa stagione. Quindi, i due terzini italiani, sono importantissimi per completare il quadro degli esterni bassi a disposizione di Allegri. Sì, ma in che modo? Torneranno loro i titolari? Non si rischia di sconvolgere di nuovo un equilibrio che si era creato e che stava funzionando con gli attuali titolari? Sono tanti gli interrogativi e i dubbi, ma sono anche di più le soluzioni.