Bandiera della Lazio. Due stagioni al Milan da protagonista. Un gol segnato la sera del 18 gennaio 2004 a Brescia, che, anche se molto in anticipo, volle dire quasi scudetto. Ha vinto tanto, tra Roma e Milano. Oggi fa il vice-allenatore di Dario Marcolin, in serie B, al Modena. È la prima esperienza in questo ruolo.
Se l’identikit ancora non vi è chiaro, stiamo parlando di Giuseppe Pancaro, classe 1971, al Milan nelle stagioni 2003/2004 e 2004/2005. In rossonero ha vinto una Supercoppa Europea, una Supercoppa Italiana (nel 2004, contro la sua ex-squadra) e uno scudetto. In due stagioni 39 presenze sulla fascia e 2 reti (quella al Brescia e una a San Siro al Messina il 22 settembre 2004). Pancaro ha rilasciato a SpazioMilan.it un’ intervista esclusiva, in cui ha toccato vari argomenti, tutti ovviamente tinti di rossonero.
Dopo il pareggio in rimonta al San Paolo e la vittoria di Bruxelles, che cosa pensa del momento del Milan?
“Ritengo che rispetto a inizio stagione il Milan abbia trovato più continuità. Piano piano sta aumentando il morale della squadra e sta crescendo l’autostima, che è importantissima. Soprattutto dopo queste due ultime prove convincenti. Penso che il Milan possa tornare a dare soddisfazioni importanti ai suoi tifosi”.
Anche a partire da domenica sera? Come finisce secondo lei?
“Non lo so, per me Milan-Juventus allo stato attuale è una partita da tripla. Il Milan sta ritrovando condizione e carattere, ma la Juventus è forte e solida, è quella che ha fatto più punti di tutti nell’ultimo anno. In ogni caso sarà una bella partita”.
Tra Mexes, Bonera, Zapata, Yepes e Acerbi come centrali, e con Abate, Antonini e De Sciglio sulle fasce, Allegri non sembra ancora aver trovato la difesa titolare. E talvolta ha cambiato anche il modulo, passando alla difesa a 3. Cosa consiglierebbe ad Allegri per “trovare la quadra” del reparto difensivo?
“Non gli consiglierei nulla, Allegri è un bravissimo allenatore, non ha bisogno dei miei consigli. Bisogna solo lasciarlo lavorare”.
Da terzino a terzino, le piace De Sciglio?
“Sì. Sicuramente è uno dei più bravi terzini italiani in circolazione in questo momento. Il Milan punta su di lui facendolo giocare molto, e fa bene, perché è giovane e forte”.
L’anno prossimo la vedremo a San Siro per Milan-Modena?
“Non lo so, è ancora presto per dire se potremo andare in A. Qui si pensa solo alla prossima partita a Bari”.
L’ultima domanda: che cosa pensò subito dopo quella rete di testa su corner di Pirlo al Brescia, che regalò 3 punti d’oro sulla strada dello scudetto 2004?
“Ricordo che segnai sotto la curva ospiti, e dato che i tifosi mi avevano accolto benissimo fin dal primo giorno in cui arrivai al Milan, volli subito correre a festeggiare con loro. Quella esultanza fu un modo per ringraziarli”.