Non è passata nemmeno una settimana dalla conquista dello scudetto che già si parla di mercato. Notizie, indiscrezioni, aggiornamenti, smentite, esclusive. Questa settimana la redazione di SpazioMilan.it ha il piacere di regalarvi in esclusiva le parole di uno dei mostri sacri del giornalismo sportivo italiano, Bruno Pizzul. Ci ha accompagnato nei magici anni ’90 con le telecronache delle finali europee, come quel “Segna un gol incredibile!” al 3-0 di Savicevic nella storica finale di Coppa dei Campioni nel ’94 vinta per 4-0 contro il Barcellona di Cruijff. Pizzul ci ha fatto il punto sul presente e sul futuro rossonero e ci ha detto la sua sui nuovi arrivi di Milanello Mexes e Taiwo e su chi potrebbe arrivare…
Signor Pizzul, come lo vede questo scudetto appena vinto dalla squadra di Allegri? Le sembra meritato, ma soprattutto le è sembrato di assistere a un campionato di livello?
“Questo nostro campionato resta estremamente difficile, molto competitivo. Non c’è partita facile: il Milan ha avuto il grande merito di sapersi sempre adattare al meglio, grazie anche al suo bravissimo allenatore, a quelle che erano le circostanze e le esigenze del momento. C’è stata una fase del torneo in cui sembrava che la squadra fosse totalmente dipendente da Ibrahimovic, poi però anche senza lo svedese ha trovato un suo assetto tattico, ha rinunciato magari a qualche momento di calcio molto spettacolare creando così una squadra muscolare con i tre mediani e di volta in volta Allegri è riuscito a far dare a tutti i suoi giocatori il meglio. E’ quindi uno scudetto ampiamente meritato“
Vedendo la forza di questo Milan in campionato, la sconfitta di Palermo e l’addio alla Coppa Italia deve suonare come un campanello d’allarme o è stato un semplice sbandamento post Scudetto?
“Seppur il Milan abbia ampiamente meritato questo scudetto, non è una super squadra che ha mai dato l’impressione di travolgere gli avversari: è una squadra che ha dato il meglio di sé, giocando sempre con la dovuto attenzione e concentrazione. Quindi è sorprendente il fatto che abbia perso poche partite nella fase finale del campionato, non che possa aver perso una partita, seppur importante, come quella di Palermo. Il Milan è la squadra che merita questo titolo, però allo stato attuale delle cose non può essere considerata una super corazzata. Non esistono partite che il Milan debba vincere per forza”
In vista del prossimo anno, Galliani e Braida si sono già mossi sul mercato: come valuta gli acquisti di Mexes e Taiwo?
“Sono due acquisti che sicuramente torneranno buoni, anche se il pacchetto difensivo quest’anno ha dato ottima prova di sé. In genere il Milan era considerata una squadra molto forte dal centrocampo in su: quest’anno invece lo scudetto è arrivato anche e soprattutto per merito di una difesa che è stata nettamente la meno battuta del campionato. Giusti, però, alcuni ritocchi in questo reparto anche perchè per la prossima stagione, con la Champions, ci sarà bisogno di una rosa molto competitiva con dei rincalzi adeguati. Ecco, Mexes e Taiwo sono due rinforzi molto buoni però, per quanto lascia trapelare la società, dovrebbe arrivare qualche altro regalino importante”
La Champions League, come ha già accennato, è senza dubbio l’obiettivo principale della prossima stagione: pensa che il divario con le finaliste di quest’anno, Barcellona e Manchester United, sia ancora elevato?
“Tutto può succedere, come per esempio l’Inter l’anno scorso. Chiaro, però, che in campo internazionale bisogna stare molto attenti, anche perché non è detto che siano solo Manchester United e Barcellona le due squadre pericolose: come ci dicono le recenti esperienze, non esistono partite facili in Champions. E’ ovvio, quindi, che il Milan dovrà rinforzarsi ed è altrettanto ovvio che per storia, tradizione, blasone e mentalità, chi partecipa alla Champions League faccia un pensierino alla vittoria della coppa. La società dev’essere, tuttavia, consapevole che il cammino in Europa sarà molto difficile e in salita”
Si parla molto di Balotelli, perno della Nazionale di Prandelli prima dei suoi atteggiamenti poco edificanti: arriverà al Milan quest’estate o resterà ancora nel “grembo” di Mancini?
“Penso che non arriverà questa stagione al Milan anche perché, al di là di quelle che sono le giuste aspirazioni della società sul rinforzare la squadra, lo sottolinea continuamente anche Galliani, si dovrà fare i conti con questo fair-play finanziario. Balotelli è un giocatore che, forse, ha un costo troppo elevato per quello che il Milan possa realmente garantire“.
E chiudiamo, com’è giusto che sia, con un omaggio al grande Bruno Pizzul e a noi rossoneri. Atene, 18 maggio 1994: contro ogni più roseo pronostico, il Milan è Campione d’Europa per la quinta volta nella sua storia strapazzando il Barcellona stellare di Cruijff con un perentorio 4-0. Quattro perle, anche se il gol di Dejan Savicevic è un concentrato di genio tale da restare più degli altri tre negli annali di storia del calcio. Una sintesi da gustare!