Il primo sabato di novembre ha il sapore della notte di Halloween: Milan, dolcetto o scherzetto? Una giornata che ha visto in campo le prime due squadre del club di via Turati che hanno però, con lo stesso avversario, ottenuto due risultati identicamente opposti: vittoria schiacciante per gli uomini di Allegri, sonora sconfitta fra le mura amiche per i ragazzi di Dolcetti. Due partite diverse ma collegate dal risultato contro un Chievo alla portata di entrambe le squadre. Ma la partita andata in scena al “Vismara” ha mostrato tutti i lati negativi di una squadra che deve ancora crescere. Molto e in fretta.
Indigesto, insapore, di traverso: il dolcetto servito dai ragazzi di D’Anna alla Primavera rossonera è di quelli amari da mandar giù. La sconfitta più pesante degli ultimi anni e sicuramente la più sonora della gestione Dolcetti non lascia dubbi: questa squadra per raggiungere i play-off (obbiettivo minimo per non dichiarare fallimentare la stagione) deve ancora lavorare moltissimo, soprattutto in fase difensiva.
Con 18 gol subiti in nove partite (due a partita), la difesa rossonera si piazza davanti solo al Modena, che con 21 reti è la difesa più battuta del giorne B. Un reparto che in assenza di capitan Lora sulla destra fatica a trovare equilibri e automatismi, lasciando intere praterie alle squadre avversarie. E quando dall’altra parte trovi un agguerrito quanto cinico Chievo, il risultato è che perdi 5-1 in casa contro una diretta rivale per le zone alte della classifica.
Come la Prima squadra, la Primavera di Dolcetti è ancora “work in progress”. Come la Prima squadra, bisogna ancora trovare un’identità di gioco. Come la Prima squadra, i continui cambi di modulo a seconda delle esigenze stanno creando non pochi problemi. Come la Prima squadra, la situazione in classifica è critica (15 punti in nove gare, -6 dalla zona play-off). Come la Prima squadra, bisogna uscirne in fretta. Nel minor tempo possibile. Minimo comun denominatore, minima comune speranza: serve costanza.
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