Era dallo scorso 23 settembre (Udinese-Milan, ndr) che Allegri non schierava titolare Acerbi: una scelta dettata dalla convinzione di poter mettere in difficoltà il Malaga con una solida difesa a tre che potesse contenere la rapidità di Saviola e l’estro di Isco. Partita di contenimento quella dell’ex difensore del Chievo, che non è sembrato particolarmente in affanno fino al momento decisivo, l’azione che ha portato il Malaga in vantaggio: uno-due di Joaquin con Iturra, Acerbi che si fa attrarre dalla palla e lascia lo spazio alle spalle dove lo spagnolo si infila e buca Amelia con un piatto destro che stende il Milan e suoi sogni di gloria.
Partita attenta quella del nuovo numero 13 rossonero, che si fa trovare pronto soprattutto nel primo tempo quando il Malaga prova a mettere alle corde il Milan: puntale nelle chiusure e negli anticipi, di testa le prende tutte lui e si fa sempre sentire. Ma troppi rose e fiori: al 64′ l’errore che cambia la partita e probabilmente anche la stagione di Acerbi. Un errore che uno con quel numero sulle spalle non può permettersi: farsi attrarre dalla palla e lasciare la marcatura dell’avversario per provare un improbabile fuorigioco, prima di capire dello sbaglio e tentare goffamente di rimediare alla situazione. Joaquin ringrazie e affonda i rossoneri.
Al ’79 Allegri decide di dare l’ennesima svolta alla stagione sostituendo proprio Acerbi per Bojan, provando un inedito 4-2-4 per cercare di sbloccare la situazione. La palla non entra, il Milan gigioneggia al limite dell’area e l’arbitro fischia la fine: Acerbi finisce la partia dalla panchina, luogo sul quale Allegri ha le ore contate.
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