Il migliore in mezzo al campo è sempre Monto

I due primi difficili mesi della stagione sono andati ormai in archivio. Il calendario fin qui piuttosto agevole, non è stato per nulla ottimizzato dal Milan. Una preziosa occasione non sfruttata dallo staff di Allegri, che ad oggi si ritrova con pochi punti e pochissima fiducia. Si fatica davvero a comprendere le motivazioni di alcune scelte tecniche, ultima quella di Malaga, con Acerbi sul centro-sinistra dell’improvvisata difesa a tre, affiancato in fascia da Constant, sulla mancina del centrocampo. Un ‘suicidio’ tattico che ha regalato un’intera zona di campo ai padroni di casa, i quali hanno spinto quasi solo da quella parte, trovando il gol partita con Joaquin, sfilato proprio alle spalle dell’inedito duo. Il solo pensiero che la conclusione di una riunione tecnica abbia partorito la decisione del tandem Acerbi-Constant, è inquitante.

Nei primi match di campionato le idee del Mister sembravano poche, ora appaiono troppe e certamente confuse. Undici partite, undici formazioni diverse e almeno tre moduli testati. Il tutto per cercare di dare un gioco ad una squadra che fatica anche solo a coprire il campo. Ci siamo soffermati più volte sul tema relativo alla carenza di qualità e questo ahinoi resta un dato oggettivo. Ma seppur piccoli, importanti segnali di miglioramento in questo senso li sta dando Montolivo. Riccardo in punta di piedi, si sta prendendo sempre più responsabilità in una mediana orfana di leader. Il suo modo di stare in campo e alcune delle sue giocate, indicano che la sua autostima sta crescendo. Trova spesso la porta con tiri dalla distanza ed è uno dei pochissimi a tentare verticalizzazioni di prima intenzione.

Le partite con la Nazionale hanno restituito ad Allegri un Monto più convinto. Anche solo nelle parole rilasciate nelle interviste e nei social network, appare più coinvolto e la sensazione è che inizi a sentire davvero sua la maglia rossonera. Forse non è stata ancora trovata nel Milan la posizione migliore per esaltare le sue capacità. Probabilmente se avesse la possibilità di giocare tra le linee, 20 metri più avanzato rispetto ad adesso, potrebbe incidere maggiormente. Durante l’Europeo e con gli Azzurri in generale, è stato ed è un fattore proprio in quel ruolo. Di tutti gli esperimenti, c’è da stupirsi che quest’ultimo manchi nell’elenco, anche perchè l’imbarazzante gestione della palla preoccupa seriamente. La crescita di una squadra passa necessariamente da giocatori coi piedi buoni, forte personalità e cattiveria agonistica. Montolivo sta dimostrando che può diventare questo tipo di giocatore.

Twitter: fabryvilla84

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