La Primavera e quel nervosismo un po’ troppo… precoce

E’ una Primavera un po’ troppo “piovosa” quella dell’avvio di stagione 2012/13. I rossoneri di Aldo Dolcetti faticano a prendere le misure di un campionato che resta sempre molto ostico, imprevedibile e altalenante. Andamento fisiologico o problemi più viscerali?

Anche lo scorso anno i giovani rossoneri faticarono a ingranare prima di infilare una serie di risultati consecutivi e, soprattutto, a dimostrare una continuità nella qualità del gioco espresso. Un dato che si sta ripetendo anche quest’anno e che può essere il marchio di fabbrica di una squadra destinata a cambiare continuamente. Ma c’è qualcos’altro: il nervosismo, la foga tanto tipica di ragazzi che indossano per la prima volta una maglia pesante come quella rossonera. Ci vorrebbe, però, più calma, più pazienza.

Questo Milan va spesso in svantaggio. A volte è riuscito a ribaltare il risultato in pochi minuti. Ma tra vittorie come quella contro il Verona a settembre e sconfitte come quella di oggi in trasferta contro l’Atalanta, il comune denominatore è un’aggressività che i rossoneri sfoderano per tentare di risalire velocemente la china. Anche oggi a Zingonia l’undici di Dolcetti ha cambiato atteggiamento dopo aver subito l’1-0: da compassati a estremamente nervosi, con qualche entrata sugli avversari al limite di sanzioni disciplinari. L’atteggiamento del Mister, tanto riflessivo quanto pacato nei modi di trattare con l’esterno, potrebbe essere molto di aiuto a questa rosa.

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