Da uomo fondamentale nel Milan dello scorso anno a mezzo fantasma in quest’avvio di stagione. I rossoneri hanno perso Antonio Nocerino. Le cause? Una condizione fisica non ottimale, i frequenti cambi di modulo e un gioco che senza Zlatan Ibrahimovic lascia meno opportunità agli inserimenti dei centrocampisti come quelli che nella scorsa stagione hanno consacrato il mediano campano quale goleador.
Fuori col Cagliari, dentro a Parma per tutta la gara, solo 26 minuti a San Pietroburgo, fuori di nuovo nel derby. Nelle ultime quattro gare Noce ha totalizzato solo 116 minuti in campo. Poco rispetto agli standard a cui il popolo milanista si era abituato. C’è un filo che è andato perso e che andrà recuperato. Perché l’ex centrocampista del Palermo è stato considerato per un anno intero quale elemento inamovibile, nonché affare azzeccatissimo per i 500mila euro spesi nell’estate 2011. Ora se ne ricercano le tracce. Montolivo offre certezze, mentre De Jong si sta prendendo le dovute chances del caso.
In tutto questo Nocerino ha perso anche la Nazionale. Cesare Prandelli l’ha escluso dalla lista dei convocati per il doppio impegno contro Armenia e Danimarca per le qualificazioni ai Mondiali brasiliani del 2014. Si, proprio lui che all’Europeo aveva dato la sensazione di essere l’arma in più nel centrocampo azzurro. Oggi si ritrova ai margini del Milan e di tutto il resto. La sosta lo aiuterà a trovare la forma migliore. Senza Gattuso è lui l’uomo di rottura in mezzo al campo. Senza dimenticare gli inserimenti e i gol che può produrre. Tempo al tempo, si spera.