Dopo nove giorni di stop, ecco riapparire al campo d’allenamento di Milanelllo assieme al gruppo Riccardo Montolivo. Il centrocampista ex Fiorentina sembra aver superato i problemi alla coscia che lo tenevano lontano dal terreno di gioco. È lui l’ultimo asso nella manica di Allegri. Sì, perché se il centrocampo tutto muscoli e corsa ordito dal Mister in queste prime giornate ha fallito miseramente il suo compito, sembra proprio ci sia bisogno che nella cieca irrazionalità del moto perpetuo di Nocerino, Ambrosini, Flamini e De Jong si innesti una luce guida che trascini il Milan fuori da queste sabbie mobili.
Dopo la deludente prestazione di ieri sera a San Siro contro i belgi dell’Anderlecht sembra che anche Allegri attenda fiducioso il ritorno del regista. Le sue parole sono chiare: “Abbiamo fuori Montolivo; è da due anni che giochiamo col regista spostato e un centrocampista di inserimento. Ci dovrà dare più qualità in mezzo al campo”. La qualità è proprio ciò che è sembrato mancare nelle ultime gare al centrocampo milanista, lento e prevedibile come non mai.
Montolivo che ritornerebbe a fare il suo ruolo naturale di centrocampista, e non più sulla trequarti come l’aveva proposto Prandelli in nazionale, dovrebbe prendere le redini della squadra e gestire i palloni per dare il la alla fase offensiva del Milan. Certo di gran lunga lontano dalla finezza dei rimpianti Pirlo e Seedorf, ma ad oggi l’uomo dai piedi buoni di questo Milan è sicuramente lui. A lui si aggrappano i tifosi ma soprattutto Allegri che se non troverà il bandolo di questa imbrogliatissima matassa rischia di vedere saltare la panchina: che il principio del gomitolo rossonero sia Riccardo Montolivo?