Il mercato del Milan non può fermarsi al solo acquisto di Pazzini. Galliani lo sa, ed è per questo che domenica sera da Giannino ha chiesto a Berlusconi un ultimo sforzo economico per arrivare ad almeno altri due rinforzi, un centrocampista centrale e un terzino sinistro. Quello della fascia mancina di difesa è un problema che da troppo tempo ricompare puntuale nella mente degli allenatori rossoneri e , se fino alla passata stagione Zambrotta riusciva a tappare qualche buco nonostante l’età, ora c’è una vera e propria carenza di uomini.
Notizie di ieri: Didac Vilà rimarrà fuori almeno otto settimane e Djamel Mesbah è a un passo dal trasferirsi a Palermo, dopo la cessione di Taye Taiwo alla Dinamo Kiev. I rossoneri non potranno affrontare Campionato e Champions con i soli Antonini, Constant e De Sciglio (peraltro da adattati) sulla fascia mancina. Urge un’alternativa importante, una certezza. Inoltre Antonini da troppo tempo non da le giuste garanzie tecnico-tattiche. A parte nella stagione di grazia con Leonardo in panchina, il numero 77 rossonero non è mai stato titolare fisso e, spesso, gli sono stati preferiti Jankulovski prima e l’adattato Bonera poi.
Dossena è il nome da tempo in cima alla lista di Mister Allegri, e il cartellino non è poi così oneroso: con 6 milioni di euro si può convincere il presidente De Laurentiis. Nelle ultime ore si è fatta avanti anche l’ipotesi Royston Drenthe, classe ’87, ex-Real, svincolato dall’Everton e quindi parametro zero. Giocatore duttile, l’olandese può essere schierato sia da terzino che da centrocampista sinistro. Un rinforzo in quella zona del campo è obbligatorio, anche perché, l’unico mancino che è in grado di mettere dei cross decenti in area per la testa dei compagni, Urby Emanuelson, non è mai stato considerato un terzino da Mister Allegri.