15, come i minuti avuti a disposizione da Pato nell’amichevole contro la Svezia per dimostrare il suo valore e guadagnarsi un posto da titolare nel Brasile di Menezes; 3, come i minuti che gli sono serviti per realizzare una strepitosa doppietta e chiudere anzitempo la partita. E’ stata una serata magica per il Papero: nello stesso stadio di Stoccolma dove 54 anni fa la Seleçao vinse il suo primo titolo mondiale, sotto gli occhi di Pelè il numero 9 rossonero ha disputato uno strepitoso finale di gara.
Partito ancora una volta dalla panchina per lasciar spazio a Neymar e Damiao, il Papero è subentrato soltanto al 75′, stravolgendo completamente il corso del match: al 84′ sigla il primo gol di testa su passaggio di Dani Alves, mentre soltanto 3 minuti dopo lanciato a rete, viene steso in area. Calcio di rigore procurato e trasformato dallo stesso Papero, che con la sua doppietta porta il Brasile sul 3-0, chiudendo anzitempo la gara. Musica per le orecchie di Galliani e, soprattutto, di tutti i tifosi milanisti. Pato è risultato finalmente decisivo, è entrato a gara in corso con grinta e determinazione, voglioso di mettersi in mostra, dimostrando di stare bene e di essere già in forma per l’inizio di stagione: “Sono stati 35 giorni di emozioni, amicizia e orgoglio con il Brasile. Adesso è tempo di tornare a casa, forza Milan“, scrive su Instagram. Pato farà rientro oggi a Milanello, pronto a prendersi in mano una squadra che ora più che mai ha bisogno della sua classe e dei suoi gol.
Buona anche la prestazione del neo acquisto rossonero Gabriel: il giovane portiere è rimasto spettatore fino al 40′ del primo tempo, quando si è reso protagonista di un grande intervento su Berg, lanciato a rete. Pochi, tuttavia, i pericoli corsi dal Brasile, in un match controllato dall’inizio alla fine senza rischi eccessivi. Porta inviolata, dunque, e prestazione positiva anche per Gabriel.
Serata negativa, invece, per Urby Emanuelson, rimasto spettatore nella gara che ha registrato la sconfitta della sua Olanda contro il Belgio per 4-2. Dopo la mancata convocazione per scelta tecnica ad Euro 2012, Emanuelson non è stato schierato dal neo ct Van Gaal nella formazione titolare, e non è nemmeno subentrato a gara in corso. Se nel Milan Emanuelson si sente apprezzato e considerato da Allegri, lo stesso non può dire in nazionale: né l’ex ct Van Marwijk né Van Gaal dimostrano di voler puntare su di lui e per Urby quella contro il Belgio è stata l’ennesima bocciatura.