Dopo i due gol consecutivi nelle amichevoli contro Schalke e Chelsea, Urby Emanuelson si è accomodato in panchina nelle altre uscite del Milan, compresa quella di ieri contro il Real, in cui è entrato solo nel corso della ripresa per sostituire Kevin Prince Boateng. L’olandese, a tratti oggetto misterioso nella passata stagione, si è spesso rivelato un jolly importante per Mister Allegri, che lo ha spesso impiegato dietro le punte, ma in alcune occasioni anche a centrocampo e come laterale basso di difesa. Ora è atteso al varco di una stagione importante dove dovrà dimostrare finalmente di essere da Milan.
In un’intervista a Sport 1 Voetbalmagazine Urby si esprime sulla nuova stagione che sta per iniziare e della sua volontà di tornare in nazionale. “L’addio di Thiago Silva e Ibrahimovic? Quando sono arrivato al Milan due anni fa, la società aveva chiarito di voler cambiare, ringiovanire la squadra. Certo un cambiamento così drastico è sorprendente. D’altra parte è anche interessante, stimolante, ci sono altri giocatori che dovranno dare di più, e tra questi anche io. Questa sarà la seconda stagione che passo interamente al Milan, sono pronto”.
Poi un’amara ma leale confessione. “Per quanto riguarda la Serie A possiamo lottare per la vittoria finale, personalmente non son preoccupato. La Champions League invece è un’altra storia, un altro livello. Basta guardare a quel che possono spendere Paris Saint-Germain e Manchester City, è molto difficile competere. Dovremo lavorare duramente”.
Infine un pensiero sulla sua nazionale, persa proprio in occasione degli Europei, e sul suo nuovo allenatore. “Cosa penso di Van Gaal sulla panchina della nazionale? Una buona scelta, una ventata d’aria fresca. Penso sia un allenatore eccellente, vorrà rifarsi dopo aver mancato la qualificazione ai mondiali nel 2001. Van Gaal mi ha fatto firmare il primo contratto con l’Ajax e mi avrebbe voluto con lui all’AZ. Può costruire una squadra come nessun altro sa fare. Per me si tratta di una bellissima opportunità, con il Milan dovrò lottare anche per guadagnarmi la maglia della nazionale“.