Se è vero che non c’è due senza tre, se due indizi non fanno una prova ma possono aiutare a scoprire la verità, beh, con tutto il tatto del caso, la sensazione è che il secondo vero grande ritorno dopo quello di Shevchenko sia più vicino che mai. “Se abbiamo parlato di Kakà? Sì, ma non fatemi aggiungere altro”. Queste le parole a Sky Sport del buon Gaetano Paolillo, il lato “buono” della procura di Ricardo Kakà, laddove il meno buono fa per nome Bosco e per cognome Leite.
Giusto ieri sera vi documentavamo del primo incontro e delle prime frasi sibilline di Adriano Galliani. “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”, una strofa vendittiana che può significare tanto. Anche se gli ostacoli economici esistono, si valuterà tutto nei prossimi giorni. Il Real Madrid, ormai, ha messo alla porta Kakà: Mourinho gli ha detto di non volerlo, il Real ora punta a monetizzare. Già, ma di sti tempi “monetizzare” e “Milan” vanno d’accordo solo in entrata. E allora?
E allora dobbiamo affidarci a quel “Non fatemi aggiungere altro” di Paolillo, a cui in verità qualcosa oggi, dal mondo rossonero, è stato aggiunto. Come, ad esempio, le parole di Mister Pippo Inzaghi: “Da milanista mi vengono i brividi a un possibile ritorno. Ricky è rimpianto da tutti, tutti sanno cosa prova per questi colori. Se lui sta bene può darci una mano importante, però è una scelta personale. Vedremo cosa succederà, io sarei contento se tornasse“. E i tifosi?