Il riscatto di Fantantonio

“Sopra il Milan c’è solo il cielo”. Così aveva esordito durante la sua presentazione dello scorso 14 gennaio, Antonio Cassano, ai dubbi che ancora qualcuno sosteneva nei suoi confronti. E i numeri sembrano dargli ragione: 14 partite in campionato e 4 gol, di cui uno fondamentale in casa contro il tanto amato Bari per il definitivo 1-1.

Arrivato nel mercato così detto di riparazioni di gennaio, Fantantonio fino ad oggi sembra aver (quasi) ben capito lo stile Milan. Il sostituto di Ronaldinho infatti, celebre per le sue cassanate e i suoi comportamenti sempre al limite tra la follia e la sregolatezza, adesso pare un’altra persona: prima l’infinita gioia per la nascita del figlio Christopher, poi uno scudetto alle porte da conquistare adesso più che mai grazie alle sue giocate.

Nel Milan dei lavoratori di Allegri, della squalifica di Ibrahimovic ancora per 2 (o speriamo una) giornate e degli infortuni di Pato (15-20 giorni per la contrattura rimediata contro la Samp), adesso la palla passa al barese. Per la trasferta di Brescia e per la partita in casa contro il Bologna l’attacco sarà affidato a lui col compagno Robinho, uno con cui il feeling sembra ottimo, senza dimenticare le incursioni di Boateng. In questo modulo infatti, fatto di sovrapposizioni di centrocampisti e terzini, Fantantonio sembra immedesimarsi nel miglior interprete possibile per la formazione rossonera.

Oltre al cambiamento tattico affidato ad Allegri, è stato dunque attuato anche un cambiamento mental: se giocare alla Samp voleva dire sacrificio e impegno per puntare all’Europa, qui si punta al Mondo. Perchè a 28 anni farsi una bacheca di trofei con la squadra più titolata del pianeta dev’essere un obiettivo che il “genio” di Bari Vecchia deve porsi, sopra ogni altra cosa.

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