L’ex Milan esce allo scoperto: tutte le rivelazioni sulla sua esperienza al Milan.
Durante un’intervista, l’ex fuoriclasse rossonero ha riconosciuto l’enorme impatto che il club ha avuto sulla sua carriera, ma ha anche ammesso, con umiltà, di non aver forse espresso tutto il suo potenziale.
Parliamo dell’ex campione del Milan, Dejan Savicevic, ha condiviso alcuni ricordi significativi del suo periodo in rossonero durante un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. L’intervento, ha riportato alla luce momenti indelebili della sua carriera, fatti di successi, episodi curiosi e legami forti con il club che lo ha consacrato come uno dei migliori giocatori della sua generazione.
Savicevic, noto per il suo talento cristallino e il soprannome di “Genio”, ha raccontato alcuni aneddoti che di sicuro dicono molto sul suo rapporto con il campo, sulle dinamiche dello spogliatoio e i suoi rapporti con allenatori e compagni.
Uno degli episodi più affascinanti riguarda le sue performance decisive in Europa, con particolare riferimento alla finale di Champions League del 1994, in cui il Milan travolse il Barcellona con un netto 4-0. In quella partita, Savicevic siglò uno dei gol più iconici nella storia della competizione, con un pallonetto straordinario che lasciò di stucco il portiere blaugrana, Zubizarreta.
Savicevic si racconta: la rivelazione sul Milan sorprende
Il pallonetto-arcobaleno del Genio è legato ad un aneddoto di Berlusconi. Cosa le disse?
“Lui mi voleva bene e la sera prima mi chiamò al telefono: “Dejan, sono due anni che ti aiuto e ti difendo, se sei un genio dimostralo”.
Lo ha dimostrato ed è entrato nella leggenda del Milan e dei gol più belli. Non male, no?
“Sì sì. Fa molto piacere essere ricordato, il Milan ha una grandissima storia, è una delle squadre più grandi e famose del mondo ed è veramente bello sapere che dentro ci sei entrato anche tu. Mi hanno invitato per la cerimonia dei 125 anni, ma non posso venire a Milano. Mi dispiace, so che ci saranno tanti compagni e amici, purtroppo sono impegnato con la mia Federazione, sono il presidente, c’è un sacco di lavoro. Mando a tutti un grande abbraccio”.
Sicuramente ricambiato da chi non dimentica le felici stagioni del Genio. Il bilancio?
“Ho fatto cose buone, altre meno. Il Milan mi ha dato molto, io forse potevo fare di più. Mi dispiace per la finale di Vienna nel 1995. Mi ero infortunato, magari giocavo contro l’Ajax e vincevamo. Chissà…”.
Un tocco quindi di nostalgia e malinconica per Savicevic, convinto che in rossonero avrebbe potuto fare molto molto di più.