Milan-Juventus è una partita fondamentale per i rossoneri per provare a rientrare nella corsa scudetto: la mossa di Ibrahimovic.
La tredicesima giornata di Serie A presenta una grande classica del nostro campionato. Domani, alle ore 18, scenderanno in campo a San Siro Milan e Juventus per una sfida che si spera possa regalare tante emozioni come nel 4-4 tra Inter e Juve sempre al Meazza. Sono soprattutto i rossoneri a ‘sentire’ la partita: per cercare di rientrare nel discorso scudetto e accorciare il divario con le prime della classe il Diavolo deve assolutamente cercare di battere i bianconeri di Thiago Motta. Un’impresa tutt’altro che impossibile, oltretutto tenendo conto che a San Siro arriverà una Juve con molte assenze anche pesanti (l’ultima quella di Dusan Vlahovic).
Una partita, quella contro la Vecchia Signora, che può davvero cambiare in positivo la stagione del Milan. Non a caso Fonseca si augura di ricevere anche la massima spinta possibile dal pubblico rossonero: San Siro sarà sold out e caldissimo per battere la Juve e lanciare un segnale forte al campionato.
Milan, la mossa di Ibrahimovic prima del match contro la Juve
Anche la dirigenza milanista vive con grande attesa questa sfida che può dire molto sul futuro della squadra. Zlatan Ibrahimovic conosce bene le sensazioni che si provano prima di sfide così importanti e per questo ha voluto far sentire, a modo suo, la propria vicinanza ai giocatori. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, infatti, l’ex attaccante svedese è stato intravisto aggirarsi per i campi di Milanello mentre la squadra svolgeva gli allenamenti agli ordini di Fonseca.
Contrariamente a quanto immaginato, però, Ibrahimovic non ha parlato con i giocatori: il Senior Advisor di Red Bird ha infatti preferito soltanto far notare la sua presenza, come a voler infondere un messaggio chiaro a tutta la squadra.
Ibra, la sua presenza è un messaggio alla squadra
Probabilmente è stato anche un modo per far vedere ai tifosi – talvolta critici nei suoi confronti – che nelle occasioni più importanti il suo sostegno non manca mai. In realtà non è la prima volta che l’ex calciatore si fa vivo per rimettere le cose a posto all’interno del gruppo squadra.
E’ stato proprio lui, ad esempio, a chiamare Theo Hernandez e Leao per chiudere definitivamente le polemiche dopo il famoso caso del cooling break all’Olimpico contro la Lazio. I suoi interventi sono comunque pochi e misurati per non ‘invadere’ troppo ciò che compete a Fonseca.