Milan news, Furlani senza peli sulla lingua dichiara l’obiettivo stagione dei rossoneri e il futuro di Theo e Maignan
Il Milan lavora senza sosta sia sul campo per arrivare all’inizio del campionato in ottima forma, dove in programma a varie amichevoli, ma anche sul mercato sia in entrata che in uscita per poter migliorare e rendere ancora più competitiva la rosa.
L’obiettivo è quello, infatti, di tornare a vincere e giocare fino in fondo in ogni competizione. La società rossonera, anche con il cambio di allenatore in panchina e con l’arrivo, quindi, di Paulo Fonseca, ha le idee chiare su quello che vuole per il futuro della squadra del Diavolo.
Le parole di Giorgio Furlani sul Milan
Mentre la squadra rossonera è impegnata negli Stati Uniti per la partecipazione della Soccer Champions League, dove affronterà Manchester City, Real Madrid e Barcellona, l’amministratore delegato del Milan Giorgio Furlani ha parlato ai microfoni di Bloomberg TV. Di seguito sono riportate le sue importanti parole sul futuro del Milan.
Giorgio Furlani ha sottolineato nell’intervista di oggi come l’ambizione della squadra del Milan è quella di lottare per lo Scudetto ogni anno e di essere competitivi anche in Champions League e lo vogliono fare attuando una strategia di sostenibilità
“Ti faccio un esempio: due anni fa il bilancio per la prima volta in 17 anni non ha registrato nessuna perdita, e l’anno scorso abbiamo bissato questo importante risultato, e non credo che al Milan sia mai successa una cosa del genere”
Sottolinea come il Milan non è obbligato a vendere i giocatori per carenza di capitale o problemi di flusso di cassa, quindi non hanno bisogno di vendere nessuno.
“Quindi da tifoso ti posso affermare che su Maignan e Theo non devi preoccuparti”
Furlani, inoltre, dichiara che sono diventati più americani in quanto la nostra proprietà è americana, che è Red Capital Partners, leader negli investimenti per quanto concerne sport e spettacolo, ma non solo, anche in campo perché il Milan possiede due giocatori Americani.
“Le nostre decisioni non si basano sulla nazionalità del passaporto del giocatore, ma quanto lui è bravo. È ovvio che alcuni giocatori sono americani, nella nostra rosa ne abbiamo due, fra cui Christian Pulisic, che ha un appeal a livello commerciale importante in America e questo di conseguenza aiuta molto, ma noi non facciamo dipendere le nostre decisioni di campo dalle nazionalità dei giocatori”
Successivamente afferma che la loro politica si divide in due parti. Quella commerciale, dal momento che sono il primo club europeo ad aprire degli uffici a Dubai.
“La nostra decennale partenership con Emirates, ma abbiamo anche altri partner commerciali nella regione come per esempio Kerzer Group. Quindi il nostro approccio alla regione si sviluppa attraverso partnership commerciali e non iniezioni di capitale“.