L’agente del portiere azzurro e cugino di Mino Raiola, da cui ha ereditato la professione, ritorna sull’addio di Donnarumma al Milan.
Estate 2021, il momento più alto, probabilmente, della carriera di Gianluigi Donnarumma: vittoria dell’Europeo itinerante da assoluto protagonista e l’incoronazione a fine torneo come miglior giocatore della competizione.
Se chiedessimo a qualsiasi appassionato di calcio italiano un immagine di quegli Europei la prima a passare dinnanzi agli occhi sarebbe quella di Gigio che para il rigore di Saka e non si accorge del fatto che lo stesso fosse in quel momento decisivo, non esultando ed assumendo una posa seriosa. Un immagine contraria al climax della situazione ma proprio per questo leggendaria.
Quell’estate è il momento della gloria ma anche dei cambiamenti e delle polemiche: il 14 luglio 2021 Donnarumma decide di accasarsi al Paris Saint-Germain a parametro zero, lasciando il Milan, la squadra in cui era cresciuto.
Un addio che, soprattutto per le modalità, ha comunque creato un distacco tra il portiere ed il tifo non soltanto milanista ma in generale italiano, con Donnarumma addirittura fischiato nel corso di alcuni match disputati con la maglia della Nazionale azzurra.
Sull’addio al Milan, sull’interessamento di altri club italiani e sul futuro del calciatore è intervenuto il suo agente Enzo Raiola.
Le parole di Raiola:” Il Milan non voleva il rinnovo”
Le dichiarazioni, rilasciate a Calciomercato.com, rivelano scenari nuovi rispetto all’addio:” In quel periodo si era passati dall’era Berlusconi a una società che faticava a portare avanti un progetto; Gigio aveva una carriera davanti a sé, rimanere in quel contesto non era la scelta giusta. Se in quel momento ci fosse stato il Milan di oggi con tanto di vetrina della Champions League, penso che sarebbe rimasto e avremmo parlato di un’altra storia. Ma non è stato l’unico motivo che ci ha fatto andare via”.
Raiola tuona in maniera se vogliamo anche più forte, affermando come quello che è stato trasferito all’esterno, ossia l’immagine del Donnarumma che sceglie di partire a zero accettando un offerta faraonica e rifiutando il rinnovo, sarebbe l’opposto rispetto alla realtà dei fatti:” Avevamo la percezione che la società non volesse tenere Donnarumma, non c’era una grande voglia di chiudere l’accordo per il rinnovo”.
Non manca inoltre un veloce passaggio sul futuro del numero uno azzurro e sulla possibilità di un ritorno in Italia:” Il calcio è bello perché è imprevedibile, può succedere di tutto. Oggi la vedo dura, ma mai dire mai“.