Uno storico difensore rossonero, ora allenatore, elogia il lavoro compiuto dal tecnico parmense durante i suoi anni al Milan
240 partite di te e di me, potrebbe essere questa la colonna sonora del rapporto tra Stefano Pioli e il Milan, citando il brano di un famoso cantautore italiano.
Cinque stagioni fatte di tanti momenti altissimi, la vittoria dello scudetto 2021/22 e le semifinali di Champions 2022/23 e pochi momenti bassi.
Il merito più grande di Stefano Pioli è stato sicuramente quello di aver ridato dignità ad un club che stava attraversando i momenti più bui della sua gloriosa storia.
Eppure per molti l’addio di Pioli è stato vissuto come una liberazione, un evento ormai necessario viste le ultime stagioni. L’addio che San Siro e i suoi calciatori gli hanno riservato nel corso dell’ultima giornata di campionato è stato da brividi, l’ammirazione che si leggeva negli occhi dei suoi calciatori e il pianto dei bambini accorsi a San Siro ha sicuramente reso necessario il punto interrogativo su questa separazione.
Sull’addio di Pioli è intervenuto anche un altro tecnico che ha appena lasciato anch’egli il Milan dopo diversi anni nelle giovanili: Ignazio Abate, ex terzino del Milan ed ex allenatore della primavera rossonera.
Milan, Abate ringrazia Pioli:” Mi ha fatto crescere”
Intervenuto a margine del Trofeo Maestrelli a Montecatini Terme, Abate ha rilasciato diverse dichiarazioni sul premio ricevuto, sugli anni al Milan e infine appunto su Pioli: ”Lo devo solo ringraziare, sono stati due anni belli, nei quali ho avuto la fortuna di stare a stretto contatto con lui. Mi ha fatto crescere, ci siamo confrontati spesso e, mai come quest’anno, 5 o 6 dei miei ragazzi sono passati in prima squadra e sono contento abbiano dato una mano. È una cosa incredibile, nessuno in Europa ne ha portati così tanti in pianta stabile in prima squadra. Al mister sono legato, gli faccio un grosso in bocca al lupo per il futuro”.
Quello di Abate è soltanto l’ultimo atto di stima nei confronti di un tecnico spesso utilizzato come parafulmini anche da parte della società in modo quasi naturale, in linea purtroppo o per fortuna con il suo carattere.
Pioli è esattamente quello che si è dimostrato essere durante questi cinque anni, un tecnico caratterizzato da una attitudine al bello e all’ eleganza, anche fuori dal campo e pensiamo alla ”erre” involontaria ma tipicamente parmigiana, che nei momenti positivi porta le sue squadre ad esprimersi al meglio e che al tempo stesso, in fasi meno fortunate, lo porta a regredire su se stesso così come ha fatto il Milan in questa stagione nei big match.