La telenovela di fine primavera prosegue in quest’inizio d’estate: risulta ormai chiaro che se Thiago Silva resterà al Milan (e resterà), la società dovrà accontentare le richieste sue e dell’agente Paulo Tonietto di adeguamento del contratto. Un adeguamento che non può chiaramente prescindere dall’eventuale stipendio che il miglior difensore al mondo avrebbe riscosso annualmente, per un lustro, al PSG dell’amico Leonardo.
Si era addirittura parlato di un milione al mese per il classe ’84 all’ombra della Tour Eiffel, in verità la “cricca” Silva si accontenterebbe, diciamo, di 7,5 milioni. Una richiesta ponderata, in relazione anche a quanto percepisce attualmente l’altro top player rossonero, Zlatan Ibrahimovic. Certo, passare da 4,5 a 7,5 richiede uno sforzo importante dal punto di vista economico per via Turati, ma la Diaspora dei senatori e il conseguente risparmio di ingenti stipendi potrebbe favorire senza dubbio l’aumento per il brasiliano.
Aumento pronto a stabilizzarsi esattamente a metà tra il vecchio emolumento e la richiesta di Tonietto: 6 milioni per convincere chi ha professato in più di un’occasione amore eterno ai colori rossoneri, per allontanare definitivamente le tentazioni e le mire espansionistiche transalpine e, contestualmente, se non bastassero le precedenti motivazioni, per trattenere ancora per un po’ il miglior centrale difensivo in circolazione. Basterà?