Tramonta l’ipotesi riscatto per il calciatore di proprietà del Milan. Il giocatore farà quindi ritorno in rossonero al termine della stagione.
Il mercato imminente impone uno sforzo importante da parte della dirigenza del Milan. Lo sciopero del tifo, unito ai duri striscioni della Curva Sud, è un campanello d’allarme per i piani alti rossoneri. Se nelle passate estati il margine d’errore era sottile, ora lo è ancora di più. Non sono ammessi sbagli per un Diavolo che vuole tornare ad essere competitivo e ad alzare trofei.
Si partirà dall’assunzione del nuovo tecnico, che giocherà un ruolo di peso nella definizione degli obiettivi di mercato. A lui spetterà la segnalazione di alcuni profili prediletti, a partire dal nuovo attaccante, un appello su cui non sono più ammessi temporeggiamenti.
Buona parte del budget sarà investito in questa ricerca, nell’auspicio che una buona somma giunga dai riscatti in giro per l’Europa. Le conferme assai probabili di De Ketelaere e Saelemaekers, rispettivamente all’Atalanta e al Bologna, porterebbero almeno 30 milioni. Un’ulteriore iniezione di denaro non arriverà invece da Divock Origi.
Milan, flop Origi: il belga non verrà riscattato
Altra annata da dimenticare per il belga. Il prestito al Nottingham Forest non ha avuto gli effetti sperati. Il club inglese ha infatti comunicato il termine dell’avventura di Origi , così come di Giovanni Reyna, Nuno Tavares, Gonzalo Montiel, e Rodrigo Ribeiro. L’ex Liverpool, legato ai rossoneri con un contratto fino al 2026, tornerà in quel di Milanello per affrontare il ritiro a partire da luglio.
L’impressione è che il classe 1995 non disferà la valigia. Difficilmente il nuovo tecnico includerà l’attaccante nel progetto tecnico. La società, quindi, cercherà una nuova sistemazione per il numero 27. Lo stato di forma di Origi non invita eventuali acquirenti. Nella stagione corrente, trascorsa sotto la guida tecnica di Nuno Espirito Santo, l’ex Reds ha messo a referto 22 presenze, timbrando il cartellino una sola volta in FA Cup contro il Bristol City, compagine di Championship.
Nelle partite decisive per la salvezza l’attaccante non ha disputato nemmeno un minuto, emblema di un calo graduale di un giocatore che, da campione d’Europa con il Liverpool, si trova ad un punto cieco della carriera.