Continua il casting per il nuovo allenatore in casa Milan, con De Zerbi che allontana la possibilità di sedere sulla panchina rossonera.
La ricerca del nome giusto per diventare il nuovo allenatore del Milan continua. La dirigenza del club rossonera è al lavoro per scegliere chi sarà il sostituto di Stefano Pioli, che dopo cinque anni e uno Scudetto lascerà Milano. Tanti i nomi sondati in queste settimane dalla società, con continui sorpassi e ancora poche certezze sulla scelta definitiva.
Dopo la campagna portata avanti dai tifosi contro l’arrivo di Julen Lopetegui, la dirigenza di Via Aldo Rossi ha spostato l’interesse verso altri profili: da Marc van Bommel e Sergio Conceicao a Paulo Fonseca e Thiago Motta, passando per il sogno della tifoseria che rispondeva al nome di Antonio Conte.
Il profilo dell’attuale allenatore del Bologna sembrava essere diventato il preferito, ma la trattiva avanzata con la Juventus avrebbe impedito al Milan di proseguire. L’idea di portare un allenatore estero sulla panchina rossonera sembra essere quella più viva al momento, con il nome di Fonseca che secondo Fabrizio Romano attualmente si trova in pole position.
Nelle prossime settimane il club dovrà prendere la decisione definitiva, con la possibilità, però, che la lista dei candidati si ampli ulteriormente. Uno dei nomi inizialmente accostato ai rossoneri era stato Roberto De Zerbi, che ha però voluto allontanare la possibilità di sedersi sulla panchina del Milan almeno per il momento.
Allenatore Milan, De Zerbi chiude la porta: “Resto qui al Brighton”
Nonostante l’idea iniziale della dirigenza del club rossonero sia sempre stata quella di portare a Milano un allenatore estero, alcuni nomi di tecnici italiani sono stati attentamente attenzionati. Oltre al nome di Thiago Motta, promesso sposo della Juventus, e quello di Antonio Conte, voluto più dai tifosi che dalla dirigenza, anche il nome di Roberto De Zerbi stuzzicava i piani alti del Milan.
Il gioco proposto con il suo Brighton e le sue idee tattiche moderne hanno affascinato la società, che lo aveva inizialmente sondato per capire la fattibilità dell’operazione. Pista che però non è mai stata veramente percorsa, con lo stesso allenatore che, intervistato da The Athletic, ha espresso la sua volontà di rimanere in Inghilterra alla guida del Brighton.
Nelle scorse settimane aveva annunciato che avrebbe parlato con la dirigenza per capire i progetti futuri dei The Seagulls, come ribadito nell’intervista di oggi: “Se mi chiedete se c’è qualche club che può farmi cambiare idea rispondo che non ce n’è uno. Vorrei restare al Brighton per raggiungere l’obiettivo massimo possibile in ogni stagione. Ma prima dobbiamo analizzare la situazione con Tony Bloom (proprietario del club), Paul Barber (amministratore delegato) e David Weir (direttore tecnico)”. Ha voluto inoltre sottolineare come nessun club sia attualmente sulle sue tracce: “Non c’è nessun club che mi sta dietro“.