Matteo Gabbia è uno dei punti fermi di questo Milan scricchiolante. Il difensore ha rilasciato dichiarazioni da brividi al club rossonero.
Ricostruire dopo un’annata turbolenta sarà l’imperativo che riecheggerà in ogni angolo di casa Milan. Il Diavolo cambierà, questo è certo, a partire dal suo allenatore. Ed è altrettanto probabile che assieme a Stefano Pioli salutino alcuni senatori e pilastri dello spogliatoio rossonero. Simon Kjaer e Olivier Giroud hanno già la valigia pronta. Altri calciatori, tra cui top player, potrebbero accodarsi al danese in modo da incassare cifre da reinvestire sul mercato.
A rischio colonne come Theo Hernandez e Maignan, pezzi pregiati che potrebbero finire in vetrina. In molti sono quindi in discussione. A sorpresa, tra i punti fermi potrebbe esserci Matteo Gabbia. Il difensore, ai margini del progetto all’inizio della stagione, si è ripreso il Milan a suon di ottime prestazioni e alcuni gol. In un anno così complicato, ritrovare il centrale, rientrato dal prestito al Villareal, è stata una fortuna per Pioli.
Un ottimo segnale alla dirigenza che ora elogia calciatori sottovalutati come può essere lo stesso Gabbia e a mettere in discussione giocatori apparentemente imprescindibili. Quello tra il classe ’99 e il Milan è un amore che parte da lontano, come sottolineato dal numero 46.
Milan-Gabbia, un legame inscindibile: parole commoventi del centrale
Ospite del nuovo podcast prodotto dal club rossonero “Unlocker Room – The Rossoneri Podcast”, Gabbia ha svelato il proprio amore per i colori:
“Per me è come se non fossi più andato via, tante volte sentivo i ragazzi italiani con qui c’era un rapporto quotidiano. Qualche volta anche i ragazzi stranieri. Da quel punto di vista è come non essere mai andato via perché sapevo quello che succedeva, come stavano i ragazzi, le partite le vedevo tutte quando c’era la possibilità. Sono sempre legato al Milan anche perché sono tifoso e quindi sono contento di vederlo.”
Oltre che calciatore, Matteo è prima di tutto un tifoso della sua squadra. Un legame che si è mantenuto anche dalla Spagna, dove il centrale seguiva i compagni malgrado il trasferimento al Sottomarino giallo:
“Le partite le vivevo in maniera differente, con più trasporto, come se fossi un infortunato a casa… Adesso vedo le partite del Villarreal quando gioca ma non ho le stesse sensazioni di quando vedevo quelle del Milan.”
Si direbbe che non tutti i mali vengono per nuocere. Il ragazzo di Busto Arsizio è tornato alla base nell’emergenza del reparto arretrato e si è dimostrato utilissimo alla causa. Il Milan deve ripartire da calciatori come Gabbia, di fede rossonera e sempre disponibili quando chiamati in causa.