Esattamente sette lustri fa il Diavolo festeggiava la vittoria della sua quarta e penultima Coppa Italia. In una calda serata di luglio, 70.000 spettatori raggiunsero San Siro per assistere al terzo derby della stagione, l’unico ad assegnare un titolo. E’ l’ultimo Milan di Nereo Rocco, subentrato nel corso dell’annata a Giuseppe Marchioro. I rossoneri non brillarono in campionato e rischiarono quasi la retrocessione. Grazie all’ennesimo prezioso ritorno del Paron raggiunsero però la salvezza e la finalissima della coppa nazionale, proprio contro i cugini.
In campo si affrontano personaggi leggendari del calcio italiano. Da una parte Albertosi, Maldera, Turone e il grande Rivera. Dall’altra Bordon, Facchetti, Oriali e Mazzola, quest’ultimo peraltro all’ultima partita ufficiale delle carriera. Inoltre assieme a Rocco in panchina siedono anche un certo Fabio Capello e Fulvio Collovati. Match equilibrato, sbloccato da un calcio da fermo nel corso del secondo tempo. Sul punto di battuta ovviamente il numero 10 rossonero Gianni Rivera, scavetto e battuta al volo vincente di Maldera. Partita chiusa poi soltanto negli ultimi minuti dal gol di Braglia, nato da una ripartenza, a fissare il definitivo 2-0.
Dalle immagini bianco e nere della RAI si percepisce distintamente un calcio totalmente diverso dall’attuale e non solo per i ritmi di gioco. San Siro ha ancora due anelli e i posti in piedi, i giornalisti danno del “Lei” ai calciatori senza spavalderia. La telecronaca di Nando Martellini è pulita ed elegante. Nessun semidio sul rettangolo verde e tanto rispetto nel contendersi una coppa che all’ora aveva un valore. Altro momento storico, altra società civile… Il solito nostro Vecchio Cuore Rossonero.
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