Zlatan Ibrahimovic, ex leggenda ed attuale dirigente rossonero, ha scelto il suo uomo per il settore giovanile del Milan.
Quella di oggi sarà una giornata importantissima per il Milan, probabilmente quella importante per antonomasia. Infatti questa sera va in scena all’Olimpico di Roma il ritorno dei quarti di finale di Europa League contro i giallorossi. Il compito del Diavolo è quello di ribaltare lo 0-1 subito a San Siro: difficile, ma non impossibile.
Chiaramente le motivazioni ci sono e non potrebbe essere altrimenti, considerando come la seconda coppa europea resti l’unico vero obiettivo rossonero della stagione. Inoltre le motivazioni sono tantissime anche per Stefano Pioli, il quale sa benissimo quanto la sfida di stasera pesi sul suo futuro.
Tuttavia il futuro di Pioli non è l’unico ad essere al centro dell’attenzione del Milan. Infatti dalla prossima stagione il Diavolo cercherà di rivoluzionare il proprio assetto delle giovanili. Il primo passo è quello di inserire l’Under 23 in Serie C, operazione già effettuata con successo da Juventus ed Atalanta, ovviamente se possibile.
Poi i rossoneri hanno in mente di cambiare modus operandi anche nel resto del settore giovanile, sotto la guida di Zlatan Ibrahimovic. Infatti l’idea dello svedese è quella di ricalcare il modello Ajax, modello che l’ha lanciato verso le vette del calcio europeo. Per questo motivo il Milan è sulle tracce di Casimir Westerveld, uomo di punta dei Lancieri.
Milan, il nome per le giovanili
La voglia di cambiamento nel Milan si era già espressa qualche giorno fa. È vero che Cardinale ha confermato il suo board dirigenziale, ma con alcune condizioni. La prima è il maggiore impatto di Ibrahimovic all’interno delle decisioni del gruppo rossonero, la seconda ricalca una rifondazione del settore giovanile. Infatti, come raccontato da La Repubblica, il dirigente svedesi si sta muovendo sul mercato dei colleghi: l’obiettivo numero uno è Westerveld. Il motivo è semplice: in Olanda, Ajax in particolare, è considerato un guru dei settori giovanili.
La mossa di Ibrahimovic va ad incastrarsi con la voglia del Milan di cambiare radicalmente il volto al proprio settore giovanile, passando anche per l’Under 23. Di conseguenza chi meglio di un professionista olandese per questa missione? È chiaro che non si può chiedere al Diavolo di cambiare pelle in un paio di mese e nemmeno in un anno.
Però il mandato di Cardinale, consegnato ad Ibrahimovic, è questo: alzare il tiro nelle giovanili. Così facendo i rossoneri potrebbero rendersi più efficienti sul piano finanziario, ricercando una parvenza di sostenibilità sul lungo periodo. Però dall’idea al concreto c’è di mezzo un mare, colmabile con il lavoro degli uomini di Ibrahimovic.