A qualche giorno dalla perquisizione messa in atto dalla Guardia di Finanza a Casa Milan, è stato svelato il reale motivo.
In questi giorni a Casa Milan c’è un po’ di tensione nell’aria a causa di quanto successo in merito alla vicenda del passaggio di proprietà avvenuto nell’agosto 2022. Martedì pomeriggio la Guardia di Finanza si è presentata nella sede ufficiale rossonera in Via Aldo Rossi a Milano per effettuare una perquisizione. Nel corso della giornata poi si è scoperto che ad essere indagato è anche lo stesso Giorgio Furlani, amministratore delegato del club rossonero. Il giorno stesso della perquisizione non sono stati portati alla luce tutti i dettagli della vicenda, adesso con il passare dei giorni il vaso di Pandora si sta scoprendo sempre di più.
Proprio in merito a ciò secondo il Corriere della Sera non è esatto pensare che il prezzo di vendita sia al centro delle indagini. La situazione invece pare ruotare attorno alla cessione di parte delle azioni a investitori arabi interessati. Ad avvalorare questo pensiero è quanto riportato dalla nota numero 14305/24 depositata dal Nucleo di Polizia Valutari Guardia di Finanza il 1° febbraio 2024. In questa nota si spiega che la perquisizione è una conseguenza in merito alle indiscrezioni sul fatto che RedBird fosse in procinto di cedere parte del Milan ad investitori del mondo arabo.
La posizione di RedBird in merito alla perquisizione a Casa Milan
La Procura ha trovato infatti il documento AC Milan Investor Presentation, in cui la società si presta a possibili investitori del mondo arabo.
In merito a tutta questa vicenda, proprio ieri RedBird, attuale proprietà del Milan, ha rilasciato un comunicato, che ha seguito quello del fondo Elliott di qualche ora prima:
“RedBird Fund IV e i suoi sottoscrittori possiedono il 99,93% di AC Milan; il restante 0,07 è in mano a singoli azionisti italiani tifosi di lunga data del Club. L’idea che RedBird non possieda e non controlli l’AC Milan è assolutamente falsa ed è contraddetta da tutte le prove e i fatti”.
La società americana ha voluto anche mettere in chiarito la posizione sul vendor loan:
“Quando abbiamo assunto il controllo del Club dopo il closing, Elliott ha fornito un prestito a RedBird con scadenza a tre anni e nessun diritto di voto. Il nostro obiettivo è riportare il Milan ai vertici della Serie A e del calcio europeo – tutto il resto toglie tempo al raggiungimento di questo obiettivo. Non sono in corso discussioni con alcun investitore che potrebbe esercitare un controllo sul Club. RedBird è il proprietario di controllo di AC Milan e tale rimarrà”.