Come riportato dal primo cittadino di Milano emergono nuovi fatti sulla questione San Siro e sul nuovo stadio dei due club milanesi.
Il Milan, dopo aver raggiunto la seconda piazza in campionato, domani giocherà la sua gara di ritorno in Europa League contro lo Slavia Praga. Una gara che sarà importante per il club rossonero. Tuttavia ora per il Diavolo c’è altra carne a cuocere. Prima la notizia dell’irruzione della GdF a Casa Milan e ora torna in voga anche la questione legata al nuovo stadio rossonero e a San Siro.
Difatti ha parlare è stato proprio il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in una diretta sul suo profilo Instagram. Il primo cittadino di Milano ha voluto spiegare con chiarezza i dettagli dietro alla vicenda San Siro, le scelte del Milan – e dell’Inter – e ciò che può succedere al Meazza in futuro. Di seguito le sue dichiarazioni.
Le parole di Sala su San Siro
Il sindaco di Milano ha voluto ripercorrere la linea che ha portato i due club di Milano a scegliere nuovi territori per allontanarsi da San Siro e creare uno stadio di proprietà del club che riesca a fruttare nuove entrate alle società. Queste le parole di Sala, riportate da Calcio e finanza:
Questa storia è iniziata tempo fa quando Inter e Milan sono venuti da me per un impianto di proprietà, che permettesse loro di fare più ricavi perché non è facile tenere in equilibrio il bilancio e che permettesse di avere nel patrimonio uno stadio, in modo che questo potesse fungere anche come garanzia per società eventualmente indebitate. Inizialmente non volevano ristrutturare il Meazza e io per evitare che uscissero dal confine gli ho proposto diverse aree, scartate. Il vincolo della sovraintendenza ha cambiato le carte in tavola. A quel punto i due club sono tornati da me dicendomi che avrebbero provato ad andare fuori Milano.
Così esordisce Sala che spiega come il Milan abbia maturato la sua scelta ricaduta poi su San Donato Milanese:
La Sovrintendenza ha espresso un vincolo non ancora definitivo e a quel punto i club sono tornati indietro dicendo che non potendo abbattere San Siro avrebbero provato ad andare fuori Milano. Da qui sono partite le varie ipotesi, come San Donato per il Milan.
Esprime poi le difficoltà che possono nascere, logistiche e non solo, se si dovesse far nascere un nuovo stadio in un’area non consona fuori da San Siro. Infine parla anche di WeBuild. La nota multinazionale si è fatta avanti per studiare dettagliatamente l’ipotesi di ristrutturazione di San Siro ma, ovviamente, ciò richiede dei tempi molto lunghi.