La probabile cessione di Pellegrino, con l’argentino sempre più vicino al Verona, obbliga il Milan a cercare un sostituto in prestito che possa coprire lo spazio lasciato dalla sua partenza.
Dopo la richiesta di essere ceduto da parte di Marco Pellegrino, i dirigenti rossoneri hanno deciso di accontentarlo ed in queste ore stanno ascoltando le diverse squadre interessate ad averlo in squadra. La scelta dell’argentino è comprensibile, vuole sicuramente più spazio.
Quello che si comprende meno è la decisione così rapida della dirigenza milanista a rinunciare ad una seconda linea difensiva proprio ora che la metà dei difensori si trova ferma ai box. Tomori, Kalulu e Thiaw infatti, sono tutt’altro che pronti a tornare in campo con il primo rientro previsto non prima di un mese.
Di fatto, la squadra di Stefano Pioli con un altro infortunio rischia di ritrovarsi immerso in un mare di guai con Theo Hernandez che sarebbe costretto ancora una volta difensore centrale, rinunciando di fatto a tutti gli inneschi offensivi generati dalle sue sgroppate sulla fascia sinistra in combinazione con la stella Leao.
Kiwior o Demiral al posto di Pellegrino
La situazione difensiva quindi si fa più preoccupante che mai. In ottica entrate gli obiettivi principali del Milan ormai sono abbastanza chiari. Chalobah del Chelsea, che però non convince del tutto per via dell’infortunio che l’ha tenuto fermo fino a poco tempo fa; Brasser del Brest, profilo su cui è difficile arrivare a causa della valutazione del cartellino troppo alto e poi c’è Kiwior dell’Arsenal.
Per quest’ultimo la situazione è bloccata poiché i Gunners non sembrano disposti a concedere il prestito per una seconda linea importante. La decisione degli inglesi è assolutamente comprensibile, nonostante il giocatore abbraccerebbe volentieri i colori rossoneri, la squadra di Arteta non può fare a meno di lui. Un discorso simile probabilmente dovrebbero farlo a Casa Milan per Pellegrino.
Infine arriviamo a Demiral. Per il turco il vero problema, oltre al club che non sembra assolutamente disposto a rinunciare a lui, pare essere proprio l’ingaggio. 13 milioni di euro netti a stagione, sono stipendi che in Europa pochi possono permettersi ma sopratutto, stipendi da top player.
E quindi? Il Milan aspetta, valuta e pensa. Furlani e Moncada sono alla ricerca altri giocatori che possano almeno fino a giugno garantire di poter stare a certi livelli, in attesa dei rientri più importanti previsti a marzo. In caso di chiusura di mercato senza nessun altro colpo in entrata, bisognerà sperare che un nuovo stop non colpisca i rossoneri, gettandoli di nuovo in emergenza.