Il triste episodio della scorsa giornata di campionato accaduto ai danni di Maignan non può passare inosservato: la decisione della Lega.
Udinese-Milan sta facendo parlare di sé non per la gara giocata e per quello che dovrebbe essere il bello del calcio, ma per l’ennesimo triste episodio che ha macchiato di vergogna il match della ventunesima giornata di campionato. A farne le spese è stato il portiere del Milan Mike Maignan, che è stato vittima di cori razzisti provenienti da alcuni tifosi dell’Udinese.
Il portiere francese aveva segnalato fin dall’inizio al direttore di gara Maresca gli insulti razzisti dei tifosi di casa, ma la situazione non è migliorata – nonostante i tifosi fossero stati anche avvertiti dall’altoparlante del Bluenergy Arena – e i cori sono proseguiti fino a quando Mike Maignan non ha effettuato una forte presa di posizione: il giocatore è uscito dal campo ed è tornato negli spogliatoi, seguito dai suoi compagni di squadra e dal tecnico rossonero Stefano Pioli. Il gioco è stato interrotto dal direttore di gara per diversi minuti, salvo poi ricominciare.
Cori razzisti verso Maignan a Udine: la decisione della Lega
Il raccapricciante episodio è rimbombato sulle pagine di tutti i giornali: per l’ennesima volta il calcio italiano si rende protagonista di scene vergognose. L’Udinese ha fin da subito condannato il tutto, mettendosi all’opera per individuare i protagonisti di questo episodio e annunciando, tramite un comunicato, che grazie alle telecamere e alla strumentazione d’avanguardia di cui è munito il Bluenergy stadium, in sinergia con le Autorità competenti è stato riconosciuto il primo dei tifosi colpevoli.
Per il primo tifoso identificato, ha annunciato l’Udinese, di aver provveduto con il Daspo a vita.
A ritornare sull’argomento è stato, questa sera, il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini, che ha chiarito, nel prepartita della finale di Supercoppa Italiana tra Napoli e Inter, la posizione della Lega sulla questione in modo molto ferreo.
“La posizione della Lega è di condanna contro ogni forma di razzismo o discriminazione. L’obiettivo della lega entro il 2030 è quella di cancellare ogni forma di razzismo. Ovviamente questo fenomeno va contrastato anche grazie ad istituzioni, come ad esempio la scuola”.
Sinergia tra calcio e scuola dunque per fare in modo che episodi del genere non si verifichino più, e che il calcio possa essere protagonista di momenti felici e pedagogicamente istruttivi per tutti gli appassionati.