Il Diavolo ha rialzato la testa e ha incornato il PSG, ritrovando la gioia dei tre punti. Una parte del merito dell’impresa va attribuito a Theo e Maignan, il cui gesto è da veri leader
Dopo essere caduto molteplici volte nell’ultimo periodo, il Milan ha finalmente ritrovato la retta via e si è riscattato. Nella disfatta casalinga contro l’Udinese sembrava che il Diavolo avesse toccato il fondo del barile, uno dei picchi più bassi della gestione Pioli, più volte messo in discussione dai tifosi. Ma il tecnico rossonero, assieme alla squadra, è riuscito a scovare la luce in fondo al tunnel ed è risalito, riuscendo a battere il club miliardario del PSG, costellato da calciatori unici al mondo.
D’altronde, non è la prima volta che sotto il mandato dell’allenatore ex Fiorentina i rossoneri rischiano di perdere la faccia ma con un colpo deciso riescono a risalire la china e tornare a brillare. Era accaduto da quel 5-0 subito a Bergamo nel dicembre 2019 ed è successo anche nella passata stagione, quando dopo un terribile mese di gennaio Leao e compagni avevano invertito la tendenza e avevano guadagnato l’accesso alle semifinali di Champions League. La speranza del popolo milanista è che da ora il rendimento riprenda sulla falsa riga dei due episodi citati.
Milan, inversione di tendenza: i leader si caricano sulle spalle il Diavolo
Dopo la disfatta del “Gewiss Stadium” Pioli riprese in mano la situazione grazie anche a Zlatan Ibrahimovic, arrivato poche settimane dopo quella spiacevole partita. Nel febbraio scorso, invece, furono i leader del gruppo a prendersi sulle spalle la squadra e a provocare il cambio di rotta. I vari Theo Hernandez, Maignan, Giroud e Leao aiutarono il mister a non scoraggiarsi, e così è stato anche negli scorsi giorni. Secondo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”, durante le ore più buie sono stati gli stessi calciatori a scuotere l’ambiente e anche in campo si è visto l’apporto dei fedelissimi, cui si è aggiunto anche un implacabile Loftus-Cheek .
A seguito della vittoria conquistata martedì, inoltre, Maignan e Theo hanno parlato schierandosi dalla parte del proprio tecnico e mentore, eccessivamente beccato dalla critica. Questo è l’emblema di come anche calciatori silenziosi, a cui tendenzialmente non piace apparire davanti ai microfoni e alle telecamere, siano dalla parte di Pioli e facciano di tutto per riportare il Milan ad alti livelli, dove merita di stare.