Olivier Giroud si è fermato: la notizia sull’attaccante francese fa preoccupare i tifosi e il tecnico Stefano Pioli.
Il Milan si prepara alla sfida con il Paris Saint-Germain. Il match in programma domani sera alle ore 21 al Parc des Princes è fondamentale per i rossoneri: dopo di due pareggi a reti bianche contro Newcastle e Borussia Dortmund nelle prime due uscite in Champions League, servono fare punti in Francia.
Il Milan però arriva a questo match con il morale non proprio alle stelle (per usare un eufemismo). La sconfitta di misura arrivata contro la Juventus nell’ultimo weekend ha fatto perdere il primato in classifica, riconquistato dai cugini dell’Inter. Una partita persa per un tiro dalla distanza deviato dell’ex Locatelli che non è andata giù a squadra e tifosi.
Problemi in attacco per il Milan
Nel post partita del big match di San Siro di domenica, a mister Stefano Pioli è stata fatta notare la poca efficacia e freddezza sotto porta: i rossoneri hanno segnato un solo gol negli ultimi 33 tiri effettuati. Dati che fanno preoccupare e che non fanno dormire sonni tranquilli a tecnico e tifosi. Uno dei giocatori che sta trovando più difficoltà in attacco è proprio Olivier Giroud.
Il francese non riesce più a segnare, il gol manca dal 1° settembre, nella gara vinta all’Olimpico contro la Roma: sono quasi due mesi senza rete. Il gol su azione invece è ancora più datato: bisogna tornare alla prima giornata di Serie A, quando Giroud segnò contro il Bologna. Infatti, dei quattro gol in campionato, arrivati tutti nelle prime quattro giornate, ben tre sono su calcio di rigore.
Un dato che sta dando non pochi problemi al Milan: i gol segnati in stagione sono 16, addirittura dieci in meno rispetto ai cugini dell’Inter e sotto di otto a quelli fatti dal Napoli. Ora la palla passa a Pioli che potrebbe anche decidere di dare più spazio a Noah Okafor: lo svizzero ha segnato due gol in 254 minuti complessivi in cui è sceso in campo.
Le prossime partite saranno decisive per Giroud: serve tornare a segnare per non rischiare di far avere ripensamenti al proprio allenatore.