Mancano poco più di 24h al fischio di inizio di Milan-Juventus e le dichiarazioni dell’ex allenatore su Leao sono molto chiare.
Domani sera alle 20:45 a San Siro andrà in scena il primo big match di rientro dalla sosta delle nazionali: Milan-Juventus. Questa gara arriva in un momento importante soprattutto in ottica classifica. La cosa certa è che sicuramente entrambe le due squadre, nonostante le varie assenze, punteranno a vincere. Prima della gara, l’ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport.
Sacchi ha voluto soffermarsi su quella che sarà la gara di domani sera e sembra avere le idee molto chiare su quello che vedremo, e anche su chi sia il favorito a portare a casa i tre punti: “Chi è più forte? Il Milan” ha dichiarato l’ex tecnico. Secondo lui, infatti, la gara dipenderà molto dal Milan. I rossoneri dopotutto sanno giocare da collettivo e devono farlo, così riusciranno a metterà in difficoltà la Juventus, che secondo il pensiero di Sacchi non riuscirà a giocare da collettivo ma punterà a difendere con 10-11 giocatori e farà ripartenze. Insomma un pensiero chiaro e diretto, senza usare mezzi termini.
Sacchi senza mezzi termini su Leao: “Con me non giocherebbe”
Sacchi insomma sa già cosa potrebbe riservarci il suo suo Milan, ma a quanto pare da per scontata anche quella dalla Juventus. Durante le sue dichiarazioni, inoltre non si è risparmiato a rispondere anche ad una domanda su Leao, diventato il numero 10 rossonero, nonchè ormai punto di riferimento di tutti i tifosi rossoneri. Le parole di Arrigo non sono state di certo dolci, anzi, infatti ha fatto intendere che se fosse al posto di Pioli, Rafael contro la Juve non avrebbe giocato.
“Leao? Con me non penso giocherebbe” ha dichiarato, poi ha continuato dichiarando che lui prima di prendere un giocatore guardava molto la persona e soprattutto se aveva un certo temperamento, cosa che se non hai e poi difficile acquisire. Poi Sacchi ha concluso il suo discorso dicendo che nel calcio si gioca in undici e tutti devono correre e avere una posizione sul campo.