Nonostante abbia messo a segno il gol decisivo nella vittoria contro l’Hellas Verona, le polemiche su Rafael Leao non si sono spente
Dopo aver vissuto una settimana decisamente da incubo, il Milan si rialza grazie al solito Rafael Leao. Capitano in occasione della sfida all’Hellas Verona, l’attaccante portoghese ha messo a segno la rete dell’1-0 già nei primi minuti di gara, risultata poi decisiva per regalare i tre punti al Diavolo.
Un gol che sa di liberazione, di cui lo stesso attaccante rossonero aveva bisogno per scrollarsi di dosso le numerose critiche ricevute a seguito dell’esordio stagionale in Champions League contro il Newcastle. Eppure, nonostante l’innegabile merito nella vittoria contro gli scaligeri, Arrigo Sacchi ha mosso un’ulteriore polemica nei suoi confronti.
Sacchi non risparmia Leao: “È un limite per il Milan”
Nella sua consueta analisi sulle pagine della Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi si è detto poco soddisfatto di quanto visto nella partita di ieri contro l’Hellas Verona poiché ha visto “un Milan che ancora arranca”. L’ex tecnico rossonero prosegue ammettendo che “battere il Verona non è mai semplice”, ma comunque ribadisce di non farsi incantare dal risultato finale.
“Il problema è che la squadra di Pioli non è ancora un collettivo” aggiunge Sacchi, per il quale significa ai rossoneri è mancato il gioco di squadra, la capacità di muoversi senza palla, di fare pressing come insieme.
A sostegno della propria tesi, con grande sorpresa, l’ex allenatore rossonero ha svelato di considerare Rafael Leao addirittura “un limite“ per il Milan, poiché ad oggi il gioco dellas quadra “esiste soprattutto per lui”. All’attaccante portoghese concede di aver fatto “un bel gol” contro il Verona, ma poi tuona: “Con il suo modo di stare in campo, con i suoi mancati rientri, con la mancata partecipazione al lavoro del gruppo, è quello che non ti permette di diventare un collettivo“.
L’ex CT dell’Italia ha anche svelato i propri dubbi in merito alla funzionalità dei giocatori del Milan all’interno del progetto dell’allenatore Stefano Pioli, augurandosi che quest’ultimo “li abbia scelti secondo le loro caratteristiche tecniche e umane” e che possa presto “mettere ordine, dare linee precise, dimostrare di essere il primo a credere nelle idee che propone ai suoi ragazzi”. Una scelta fondamentale secondo Sacchi per far sì che il Milan faccia “un salto di qualità, in direzione di un calcio più europeo”.