La conferenza stampa di presentazione dell’esterno offensivo Samuel Chukwueze come nuovo giocatore del Milan.
La campagna trasferimenti di questa estate del Milan è stata ricca di colpi in entrata e tra questi c’è Samuel Chukwueze. L’esterno offensivo proveniente dal Villarreal si è presentato quest’oggi in conferenza stampa per farsi conoscere dai suoi nuovi tifosi rispondendo alle domande dei giornalisti.
Come hai trovato i tifosi del Milan?
“Penso che i tifosi siano stati fantastici da quando sono arrivati. Sono meravigliosi, quando ero in Nazionale mi hanno mandato delle foto e mi chiedevano spesso quando sarei arrivato. Ho chiesto al mio procuratore di far sì che questo affare si concretizzasse. Quando c’è questo affetto tutto è possibile”.
C’è buon feeling anche con i nuovi compagni?
“Sì, ci sono state buone sensazioni fin da subito. Sono stati molto accoglienti con me, è fantastico e mi hanno fatto sentire subito a casa. Mi hanno detto che mi faranno vedere le cose belle di Milano. Non vedo l’ora di poter lavorare con loro perché sono fantastici”.
Cosa ti viene in mente se pensi al passato del Milan?
“Quando penso al passato di questa grande società è fantastico. Penso al gol di Kakà contro il Manchester United che è uno dei più belli che abbia mai visto. Era un giocatore importantissimo, penso anche al gol contro il Liverpool in finale. Se penso agli assist che faceva, era davvero fantastico lui”.
C’è qualcuno nello spogliatoio con cui hai già stretto amicizia?
“Sì, Adli è molto divertente e mi sta simpatico. Lui è una persona squisita. Anche Okafor e Leao mi stanno sempre vicini e vogliono ballare. Mi stanno tutti vicini”.
Che progetto ha il mister per te?
“Prima di arrivare qui l’allenatore mi aveva detto che avrei giocato. Ero in Nazionale e mi ha chiamato, è una persona fantastica e mi ha spiegato il piano tattico e mi ha detto tutto ciò che avrei dovuto fare. L’allenatore mi ha voluto e ciò mi ha motivato a venire. Lui è stato molto gentile e il modo in cui mi ha parlato mi ha convinto, quando un allenatore ha un’idea ben precisa si vede. Lui mi ha parlato dei grandi giocatori che ci sono. Mi ha caricato molto ed è un grande allenatore, bisogna dargli tempo perché ci sono giocatori nuovi ma sono sicuro che col tempo vinceremo la Serie A, nessun problema”.
L’anno scorso è stata la tua miglior stagione dal punto realizzativo, ti senti un uomo-gol?
“Non vi preoccupate, ogni anno che passa un giocatore cresce e bisogna sempre cercare di andare oltre i numeri già fatti in passato. Io voglio scrivere la storia del Milan e non penso più al passato. Ho avuto un buon impatto al Villarreal ma penso già a fare bene qui, non ho paura e vi renderò tutti orgogliosi di me. Ho già fissato i miei obiettivi”.
La società ti ha spiegato cosa significa giocare a San Siro?
“Sì sì mi hanno parlato, anche l’allenatore. I miei compagni mi hanno spiegato l’atmosfera, ho già giocato in grandi stadi e non temo San Siro. Voglio però sentire i cori dei tifosi che mi spingeranno a dare ancora di più”.
C’è qualche giocatore che nel tuo ruolo ti ha ispirato?
“No nessun altro giocatore mi ha ispirato. Robben è una delle ali destre più forti che abbia mai visto, non ho mai visto uno con la sua qualità e la sua energia. Ho guardato spesso delle sue azioni per imparare”.
Hai già notato delle differenze negli allenamenti tra Villarreal e Milan?
“Qui è un po’ diverso, il Milan è una grande squadra e ci sono tanti giornalisti al centro sportivo. Ho visto tanti tifosi anche all’aeroporto e ho capito dove sono arrivato. Questo club è fantastico”.
Quali sono le sfide che vuoi affrontare maggiormente? Inter e Juventus?
“Non vedo l’ora di iniziare e che cominci il campionato. Credo che abbiamo la squadra per battere chiunque in Serie A e anche l’allenatore lo è. Che sia contro l’Inter o la Juventus non sarà facile perché sono grandi squadre ma abbiamo le capacità per vincere. Per vincere lo Scudetto dovremo battere queste squadre. Io sono qua per vincere dei trofei, siamo pronti a battere chiunque”.
Sei pronto a scrivere nuove pagine della storia europea del Milan?
“Sì, sono venuto qua per questo. Non sono venuto per mangiare o prendere dei soldi. Questo è il mio lavoro, giocare a calcio e scrivere il mio nome nella storia del Milan. Voglio scrivere il nome della mia famiglia in questo grande club. Non si può venire al Milan e non vincere nulla. Questa sarà la mia primissima priorità, vincere qualcosa sia che possa essere lo Scudetto o la Champions”.
I consigli del tuo amico Osimhen per venire in Italia sono stati utili?
“Lui è il mio migliore amico. Giochiamo insieme da quando abbiamo 17 anni e ora siamo insieme in Nazionale maggiore. Abbiamo iniziato insieme e ogni volta gli chiedevo com’era la Serie A. Gli ho chiesto cosa ne pensasse del Milan e mi ha risposto che è un grande club e che avrei fatto bene nel campionato italiano. Tutti conoscono il Milan e anche se il mio procuratore diceva di guardare pure altre squadre io sono voluto venire qua. Lui mi ha chiesto di venire al Napoli e abbiamo scherzato un po’. Gli ho detto che non avrebbe mai vinto contro il Milan quest’anno”.
Le grandi aspettative dei tifosi ti mettono pressione o ti caricano ancora di più?
“No, mi caricano. L’affetto dei tifosi mi carica molto, voglio dare gioia e ho sempre giocato sotto pressione. Sono un professionista da 5 anni e ho giocato contro squadre importante. La prima cosa è divertirsi e provare piacere perché se senti pressione vuol dire che non sei pronto. Anche se commetti un errore è normale, fa parte del calcio. Bisogna spingere e avere la giusta mentalità per lavorare sodo e crescere. I tifosi non mi metteranno delle aspettative, li adoro già”.