Siamo entrati ufficialmente nella settimana dell’euroderby di Champions tra Milan e Inter, con l’Italia intera che si dividerà tra rossoneri e nerazzurri, con una delle due milanesi che si troverà ad affrontare in finale la vincente di Real Madrid-Manchester City.
Sono tante le sfide che si vedranno nel corso dei due atti di questa sfida: Pioli contro Inzaghi, Calhanoglu contro Bennacer e Barella contro Tonali sono solo alcuni di questi, con le stelle di Leao e Lautaro pronte a illuminare San Siro in entrambi i match.
Come arrivano le due squadre alle semifinali? La Gazzetta dello Sport l’ha chiesto a Lele Adani. il quale ha parlato di un’eventuale assenza di Leao:
Pioli ha plasmato la sua squadra intorno a Leao, creando una delle corsie più pericolose d’Europa in coppia con Theo, lì sulla sinistra. Ma soprattutto Leao è l’uomo che consente al Milan di essere pericoloso anche quando subisce. Lo sa bene il Napoli.
Sullo stato di forma della squadra di Pioli, l’opinionista sportivo dice:
Non può esserci un Milan migliore senza Rafa. Piuttosto, la vittoria sulla Lazio ci ha detto che i rossoneri arrivano pronti, fisicamente e mentalmente, al derby.
Per Adani: “Se fossi un difensore del Milan, avrei paura di Lukaku”
Interrogato su quale attaccante dell’Inter andrebbe a temere di più come difensore rossonero, Adani non ha dubbi:
Avrei più paura di Lukaku. Dzeko lavora più di raccordo, favorendo gli inserimenti dei compagni. Ma il belga se sta bene nel corpo a corpo non si tiene.
L’opinionista ha provato a delineare la chiave della partita dal punto di vista rossonero;
L’Inter la devi attaccare per metterla in difficoltà. Se ai nerazzuri fai fare la partita, rischi per forza perché sa come creare occasioni da gol a raffica e, rispetto al Napoli, ha più esperienza nel leggere i momenti della partita.
Nonostante gli strappi e l’energia di Leao, Adani non ha dubbi su chi sia il giocatore chiave del Milan:
Bennacer è il più abile, con quel suo pressing alto, a trasformare l’azione da difensiva a offensiva.
La sfida tra Pioli e Inzaghi viene descritta così dall’ex difensore:
Inzaghi, sebbene abbia meritato tutto quello che ha ottenuto da allenatore dell’Inter, ha una rosa più forte e non possono bastare le coppe e le supercoppe alzate. Pioli, invece ha uno scudetto vinto a sorpresa.
Infine, l’opinionista della Bobo Tv ha parlato della storica semifinale del 2003 e paragonato le due rose attuali:
Credo che si possa dire serenamente che quel Milan era più forte di noi, così come questa Inter è oggi superiore sulla carta ai cugini.