Calhanoglu: “Un derby in Champions sarebbe storico”, poi il commento sui tifosi milanisti

L’ex centrocampista del Milan Hakan Calhanoglu ha rilasciato un’intervista visibile nell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.

Il turco ha militato nei rossoneri fra il 2017 e il 2021, lasciando poi il club per approdare ai rivali cittadini dell’Inter. La sua scelta non è stata mai perdonata dal pubblico milanista, sempre impegnato a beccarlo in ogni incrocio. Di seguito quanto riportato:

Miglior Calhanoglu di sempre? Sì, senza dubbio. Sono migliorato in ogni aspetto, sono una persona più matura anche fuori dal campo. È la mia migliore stagione perché mentalmente mi sento sempre sul pezzo”

Hakan Calhanoglu con la maglia del Milan
Hakan Calhanoglu con la maglia del Milan

Calhanoglu al livello dei top europei?

Mi sento sottovalutato. Non sono lontano dai top europei, ho tutto per avvicinarmi a loro: per come sono cresciuto, mi vedo tra i primi 5 d’Europa nel mio ruolo. Lo dico con umiltà ma con consapevolezza. A volte, alcuni giocatori che giocano per esempio in Premier, possono avere più visibilità”

Calhanoglu e il rapporto col tifo milanista

“Mettiamola così: per metà della città sono un idolo e per metà un nemico. Metà mi ama e metà mi odia. In una stessa giornata mi è capitato di sentire per strada insulti milanisti e cori interisti. È qualcosa che ha a che fare col calcio: non sarò né il primo né l’ultimo a vivere una situazione così. Ma ormai non ci faccio più caso: il passato è passato. Ho un carattere duro che mi aiuta ad andare oltre. Diciamo che, se penso di avere ragione, mi difendo sempre, senza paura. E alla fine di tutto mi basta l’amore del popolo interista“.

Derby nei quarti di Champions ? Mi piacerebbe molto, sarebbe storia!”.

Il commento di Calhanoglu su Kessiè

Rinnovo? Sono orgoglioso che l’Inter voglia rinnovarmi e la mia volontà è stare qua. Ma io voglio rimanere a Milano anche dopo, restando nel calcio. Magari apro pure un ristorante 100% turco che in città manca”.

Kessie all’Inter il prossimo anno? È un amico e un grande giocatore: qui i grandi giocatori sono sempre bene accetti. Parliamo tanto, è vero. Lui sa di giocare per una grande squadra, ma sa anche che l’Inter non sarebbe meno”.

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