Cessione Milan da Elliott a RedBird, la Procura indaga per ostacolo alla vigilanza

Anno intenso per le procure d’Italia. Dopo che la Procura di Torino ha lanciato Prisma, che potrebbe coinvolgere altre squadre di Serie A, ora è la Procura di Milano a buttare l’occhio sul calcio. Nel ciclone potrebbe finire il Milan per la cessione da Elliott a RedBird.

Milan, la Procura indaga sulla cessione

Facciamo chiarezza. Fino ad oggi, come riportato da Il Corriere della Sera, la Procura di Milano ha lavorato su un fascicolo contro ignoti per appropriazione indebita. Tuttavia ora l’indagine, affidata al nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza, allarga il suo raggio d’azione.

La procura aveva iniziato il proprio lavoro quando la Blue Skye di Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo, ex soci di minoranza, aveva presentato il proprio esposto. Infatti Blue Skye lamenta un danno di circa 100 milioni di euro nell’operazione di vendita del Milan.

San Siro Milan Inter
FOTO: Maldini-Massara-Milan

Di conseguenza sarebbe ipotizzata anche la violazione dell’articolo 2638 del codice civile, ossia “ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza“. La violazione sarebbe punita con la reclusione da uno a quattro anni ed è appurata quando si nasconde all’autorità la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dei soggetti sotto controllo.

L’autorità in questione è rappresentata da FIGC-Convisoc, a cui è stata inviata la comunicazione degli atti della transazione. Ovviamente il soggetto controllato è il Milan che, come tutti, ha l’obbligo di una comunicazione trasparente. Detto ciò, va ribadito che nei mesi scorsi Elliott, tramite portavoce, ha dichiarato: Blue Skye ha avviato una serie di contenziosi frivoli e vessatori, nient’altro che un tentativo di estrarre un valore a cui Blue Skye non ha diritto”.

Enrico Coggiola

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