Al giorno d’oggi i dati sono definitivamente entrati nel mondo del calcio e figure come i match analyst, data analyst, data scientist e performance analyst, che studiano i numeri per prendere decisioni corrette in campo medico, nella preparazione atletica, nel marketing e nel calciomercato, sono ormai entrate prepotentemente nei vari club. Anche nel Milan è così, soprattutto da quando RedBird ha acquisito il club.
Gerry Cardinale a Settembre ha detto che ormai tutti usano i dati statistici ma il Milan pensa di avere un vantaggio nel modo in cui vengono utilizzati, si tratta di combinare i dati con l’istinto come successo a Tolosa. Il riferimento di Cardinale al Tolosa è dovuto al fatto che anche il club francese, sempre di proprietà di RedBird, ha utilizzato molto i dati.
L’utilizzo di Maldini e Massara dei dati
Da mesi Zelus, società di analisi dati, si occupa del Milan insieme a Billy Beane, un guru del settore. In Italia solo la Roma, sempre di proprietà americana, ha investito quanto il Milan nel settore. Maldini e Massara utilizzano i dati in fase preliminare, i numeri infatti possono aiutare a selezionare i profili più interessanti da seguire al computer e di persona.
Secondo l’area tecnica i numeri possono essere un supporto ma non possono guidare la scelta di un calciatore che avviene con altri principi: prevedere se un acquisto si potrà adattare a un campionato diverso, con un allenatore diverso e un diverso livello di pressione. La sfida di Maldini e Massara negli anni sarà quella di trovare il giusto equilibrio tra i dati, il loro utilizzo aumentato e le valutazioni tipiche dell’area tecnica.
Clemente Grimaldi