Il ritratto del Milan attuale è sul volto di Rafael Leão.
Il portoghese, accomodato in panchina durante il primo tempo del derby, è annebbiato, cupo, alla ricerca di una scintilla che non arriva.
E così i rossoneri in campo: la prima frazione è da incubo, con Pioli che cerca di sorprendere (senza successo) l’Inter schierandosi a specchio con la coppia Origi-Giroud.
La statistica riguardante i tiri in porta è il segnale di un Milan che si è perso: il primo tentativo nello specchio avviene al minuto 56, con Onana che blocca sicuro su Brahim Diaz. Una conclusione così “tardiva” non si verificava dalla stagione 2004-2005.
Neanche l’ingresso del numero 17 riesce a dare la scossa ai compagni. Il portoghese entra in campo al posto di Origi al decimo minuto della ripresa. Dopo sette giri di lancette si fa ammonire per una manata sul volto di Barella, poi la prestazione è in crescendo: la migliore occasione avviene quando, dopo aver rubato palla a Skriniar, si invola verso l’area avversaria e serve un assist al bacio per Giroud, che però sciupa tutto.
Milan , momento no per Leao: la panchina e i dubbi sul rinnovo
Nonostante il buon ingresso in campo, l’esclusione dall’undici titolare non fa che moltiplicare i punti interrogativi sulla situazione rinnovo.
In settimana l’avvocato Dimvula ha rassicurato il club e i tifosi confermando che la volontà del classe 1999 è di rimanere a Milano.
Secondo la Gazzetta dello Sport, le parti sono però ancora distanti e le trattative per il prolungamento del contratto si fanno sempre più ingarbugliate.
E la crisi attuale del Diavolo non gioca a favore della permanenza di Leao in rossonero.
Francesco Flaùto