Il Milan insegue il Napoli, il Toro vede l’Europa: chi si ferma è perduto

Stessa fame ma con due obiettivi distinti: il Milan non può perdere terreno sul Napoli capolista, mentre il Toro vuole tornare in corsa per l’Europa. Chi si ferma è perduto, e una vittoria darebbe continuità ad entrambe dopo due vittorie consecutive.

I granata si sono ripresi dallo schiaffo nel derby contro la Juventus, battendo agilmente il Cittadella in Coppa Italia (4-0) e l’Udinese in trasferta nell’ultimo turno di campionato. Successo a sorpresa 2-1 targato Pellegri con gol decisivo a 21 minuti dalla fine.

Il Milan invece ha vendicato il passaggio falso in Champions contro il Chelsea nell’ultimo turno con la Dinamo Zagabria, mentre in campionato ha raddrizzato la mira dopo la sconfitta contro il Napoli: solo vittorie (quattro consecutive) con Monza, Verona, Juve ed Empoli, che rilanciano prepotentemente i rossoneri nella corsa al titolo. Secondi in solitaria, a 3 punti dal Napoli al momento inarrestabile. Ancora senza Ibra, aspettando il rientro di Maignan e il miglior de Ketelaere, il gruppo di Pioli si è ricompattato attorno ai nuovi leader Tonali, Diaz e Leão, ragazzi giovani ma con la fame dei veterani. Non sarà facile bissare lo scudetto dell’anno scorso, c’è un Napoli in più da tenere in considerazione, vincente nello scontro diretto a San Siro. Ma dopo il crollo della Juve e il momento di difficoltà dell’Inter il Milan al momento sembra l’unica candidata accreditata per lottare con il Napoli per la vittoria scudetto secondo i pronostici di Wincomparator sul campionato di Serie A.

Milan
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Per quanto riguarda la sfida di domenica tra Toro e Milan le statistiche degli scontri diretti sono quasi in equilibrio tra le due formazioni: nei 76 precedenti 22 vittorie granata, 36 pareggi e 18 successi rossoneri, l’ultima vittoria del Toro risale alla stagione 2019/20 con doppietta decisiva di Belotti, l’anno scorso l’ultimo successo del Milan chiuso sul 7-0  con tripletta di Rebic.

Juric continua a non essere pienamente soddisfatto della rosa a disposizione, ma dopo gli attriti nel precampionato la squadra è partita forte perdendo colpi nelle ultime settimane. Il Toro al momento è al 10° posto in classifica con 14 punti dopo 11 gare, e punta a un’Europa ancora lontana ma alla portata. Ottimo l’inserimento dei nuovi arrivati Vlasic e Radonjic, già imprescindibili per Juric che in estate voleva più qualità e alternative a centrocampo e in attacco. E ha bisogno di un uno squillo contro una big. Nell’ultimo anno e mezzo infatti nessuna vittoria contro le grandi della serie A, per tornare in Europa serve anche la fiducia dopo una grande vittoria.

Il Milan però non ha ancora perso in trasferta in questo campionato e arriverà al Grande Torino dopo la vittoria senza appello 4-0 contro la Dinamo Zagabria: ora per la qualificazione agli ottavi di Champions basta un pareggio contro il Salisburgo. Tutto facile in Croazia per i ragazzi di Pioli, in gol con Gabbia, Leão, Giroud e un’autorete. Contro il Toro Pioli dovrà fare a meno di Ibra, Florenzi, Maignan, Saelemaekers, Calabria, mentre restano da valutare Mirante e Dest. Probabile quindi un 4-2-3-1 con Messias, De Ketelaere e Rebic alle spalle di Origi.

Juric potrebbe invece confermare Pellegri in attacco con Vlasic e Radonjic alle spalle. Il punto debole del Milan? La sesta miglior difesa del campionato. Già 11 le reti subite dai rossoneri nei primi 11 turni di A, ecco da dove può provare a scardinare i meccanismi di Pioli il Torino che invece ha il problema opposto: solo 10 gol fatti, meno di uno a partita, ma ora si è sbloccato Pellegri, con 2 gol in cinque giorni.

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