Il futuro di Alberto Aquilani è sempre più legato alle strategie del Liverpool. La società inglese che detiene la proprietà del cartellino del regista romano non ha ancora scoperto le sue carte. La conferma arriva dal procuratore di Aquilani, Franco Zavaglia, interpellato da SpazioMilan.it: “La situazione è ferma, non ci sono sviluppi. Bisogna aspettare con serenità le decisioni del Liverpool“. Nessun indizio sulla volontà del giocatore: “Non ci sono problemi, ma prima di parlare di quello che vuol fare il ragazzo, è necessario capire bene che cosa intendono fare gli inglesi“, ha concluso il manager. Insomma, tutto dipende dai Reds.
Ma nel frattempo anche il Milan si deve attrezzare. Allegri è stato chiaro e per l’anno prossimo ha chiesto una rosa più scarna, fatta di 24-25 giocatori, rispetto a quella della scorsa stagione. E sarà accontentato. Nuovi innesti, oltre a quelli già messi a segno (Montolivo e Traoré, Acerbi quasi), dovranno necessariamente arrivare nei prossimi mesi e il reparto che sarà più “sconvolto”, ma che ne ha anche più bisogno, sarà il centrocampo. Quello muscolare, marchio di fabbrica di Allegri e punto di forza del 18esimo scudetto. Quello che dall’anno prossimo sarà senza Gattuso, Van Bommel e Seedorf; ma anche Merkel, consegnato (colpevolmente) al Genoa. Quello, forse, di Aquilani.
La volontà di Alberto e di Allegri suggeriscono al Milan di continuare il “matrimonio”, quelle della società sono invece dubbiose, quasi inequivocabili, uscite direttamente dalla bocca di Galliani pochi giorni fa: “Aquilani? Non verrà riscattato, non ci sono le condizioni per la sua permanenza”. Ma c’è ancora una speranza. Perché la quotazioni dell’Aquilani rossonero stanno crescendo e dipendono da un altro rossonero, da un altro centrocampista: Flamini. Proprio così, il rinnovo o meno di Mathieu, sempre in bilico, sancirà in un verso o nell’altro il suo futuro e quello del suo compagno. Per non avere doppioni in squadra, per risparmiare un ingaggio e per il numero ristretto di giocatori chiesto dall’allenatore del Milan.
Galliani non vuole sborsare denaro in più per il mancato raggiungimento delle 25 presenze in stagione di Aquilani, Flamini barcolla e prende giorni per decidere. Tra i due, il secondo ha maggiori possibilità di spuntarla, ma il primo è “vivo” e in risalita. Uno dei due vincerà. Si deciderà tutto nelle prossime ore, in un duello affascinante e insolito fra compagni di squadra, Milan contro Milan: allena (e decide) Allegri.