Enes Kanter è centro dei Boston Celtics e neo cittadino statunitense. Il 30 novembre scorso, infatti, ha giurato dinanzi alla costituzione ed è diventato, a tutti gli effetti, un cittadino degli Stati Uniti d’America.
Nel corso degli anni si è trasformato in un’icona di grande popolarità, un simbolo di opposizione e resistenza ai regimi totalitari.
Intervistato dal magazine sportivo Rivista e Contrasti, ha ribadito che c’è bisogno del supporto di colleghi e altri personaggi dello sport per le numerose battaglie sociali.
Durante la lunga intervista, si è lasciato andare anche ad un attacco a Ibrahimovic: “Ci tengo a chiarire, una volta per tutte, una questione che mi sta particolarmente a cuore. Sono stato accusato, anche da atleti professionisti, di essere più interessato alla politica che al basket. Quando si tratta di diritti umani, diritti inalienabili dell’uomo, non si tratta di politica: è qualcosa di più. C’è un enorme differenza. Come si fa a tacere quando i regimi di tutto il mondo continuano ad imporre le loro dittature, incarcerando oppositori con le carceri piene di giornalisti, avvocati, studenti?”.
“Quando Ibrahimović dice che se avesse voluto occuparsi di politica avrebbe fatto il politico, dice una grande falsità. Il nostro è un ruolo di responsabilità: abbiamo l’opportunità di influenzare con le nostre scelte, le nostre azioni e le nostre parole i giovanissimi, le future generazioni. Dobbiamo continuare ad ispirare i più giovani, sfruttando in maniera intelligente la nostra visibilità. Continuerò a supportare, in ogni modo, chi, come me, prova ad avere un impatto positivo e concreto sulla società. Ibrahimović è un ignorante. Non ha idea di quello che sta succedendo nel mondo, deve comprendere la centralità e l’importanza del suo ruolo nella realtà odierna”.