Zlatan Ibrahimovic è intervenuto in tarda mattinata a Radio DeeJay. Di seguito uno stralcio delle dichiarazioni del numero 11 rossonero.
“Siamo delusi dall’uscita della Champions League, mi dispiace tanto e ci dispiace tanto ma lotteremo per vincere lo scudetto”.
“Faremo di tutto per vincerlo e non molliamo. Nel fallimento esiste anche il successo, cresceremo e prenderemo esperienza“.
“Non ci sono regole nel gioco. Provo sempre a essere me stesso. Non credo di fare apposta, il mio atteggiamento è naturale. In campo sono tranquillo, poi trovi il tuo modo di fare le cose. Sono fiducioso perchè credo in me stesso. Poi chi parla deve dimostrare”.
“Oggi il rapporto con i difensori è tranquillo, prima era una bomba: non sapevo se perdevo la pazienza o ero tranquillo. Oggi è più tranquillo e so controllarmi. Oggi hanno molto più rispetto di me mentre prima i difensori mi attaccavano e non avevano rispetto. C’è qualche difensore di vecchia generazione come Chiellini. Lo stimo e mi piace quando c’è un po’ di guerra così mi sento vivo”.
“Ora sono molto concentrato. So cosa serve per caricarmi. Ho responsabilità davanti ai miei compagni. Loro mi guardano perchè parlo in campo e nello spogliatoio. Si sentono protetti ma devono prendersi le loro responsabilità e crescere. Leao si è convinto da solo a correre però, non è venuto da me. Non correva, ho provato ma non trovavo un contatto mentale con lui. Non riuscivo ma nel precampionato è esploso e partito da solo“.
“Napoli? Ero in America e Mino mi diceva di tornare a giocare in Europa, in Italia. In quel momento ho guardato documentario di Maradona, i tifosi erano una cosa incredibile. Avevo parlato con il Napoli e il giorno che dovevo firmare hanno mandato via Ancelotti. Mi aveva convinto, era tutto fatto. Avevo parlato tanto con lui e il giorno che è andato via mi sono sentito tanto insicuro. Poi è arrivato il Milan“.
“Non so perchè non ho vinto pallone d’oro, io gioco e penso a giocare. Dipende come si guardano le cose. Messi ha vinto il pallone d’oro ma dicevano che meritava Lewandowski. Non ho vinto neanche la Champions League, dicono che non la vincerò mai e altre cose ma questo non cambia la mia carriera. Non cambia neanche le mie qualità. Ho avuto la fortuna di giocare con grandi giocatori e grandi squadre, ho imparato diverse lingue e qualcosa ho vinto”.