Arrivato nell’ultima sessione di calciomercato, si è già calato alla perfezione nell’ambiente Milan onorando questo club dal primo giorno.
Ha indossato maglie importanti come quella del PSG, è diventato campione d’Europa con la Nazionale, adesso vorrebbe entrare nella storia dei rossoneri.
Alessandro Florenzi, che non ha giocato tantissimo in questa stagione, ha rilasciato un’intervista a Skrill News.
Ecco, nello specifico, le parole dell’esterno ex Roma.
MILAN – “Ho trovato il club molto ben allestito. Sono stato trattato bene nel corso degli anni da molti club organizzati – e il Milan è uno di questi. Il gruppo è solido, tutti mi hanno accolto in squadra e mi sto divertendo.”
IL MOTIVO – “Ho ricevuto la chiamata dal Milan e volevo venire qui perché i rossoneri erano la squadra che mi voleva di più.”
LA STORIA – “Quando penso al Milan, penso a tutti i campioni che sono passati di qui e che hanno indossato questa maglia.Poi ho avuto la fortuna di incontrare e conoscere da vicino uno di loro: Paolo Maldini. È una leggenda di questo club e ha un’aura pari a quella che hanno Francesco Totti o Daniele De Rossi alla Roma. Uomini così, li chiamo intoccabili, non solo per quello che hanno dato ai loro club ma a tutto il calcio italiano.”
TRIONFO AZZURRO – “Vincere qualcosa con la propria nazionale è un’emozione indescrivibile. Abbiamo trascorso 50 giorni insieme, siamo stati più che semplici compagni di squadra, si è creata una vera famiglia.Non è stato un viaggio facile, soprattutto per me, ma abbiamo lavorato tutti dalla stessa parte alla ricerca di un sogno.”
FUTURO – “La storia rossonera è piena di trionfi. L’obiettivo è cercare di onorare questa storia, costruendo la nostra e riportando il nome del Milan ai vertici .È un obiettivo che il club si è prefissato, è quello che vogliono i tifosi, ed è quello che noi come giocatori cercheremo di raggiungere come possiamo.Cercherò di aiutare il club a riconquistare il posto che merita.“
OBIETTIVO – “Faccio parte di una squadra e di un bellissimo gruppo di giocatori. È sempre importante mettere “noi” prima di “io”. Sono totalmente a disposizione dell’allenatore e dei miei compagni. Per il momento, sto giocando alto sul fianco, ma sono pronto a giocare ovunque mi erta. L’importante è essere sempre pronti quando richiesto.”