Le difficoltà, in casa Bologna, che domani sera attende il Milan al Dall’Ara, sono oggettive.
Sinisa Mihajlovic non le nasconde: “Viola è appena arrivato, ma è infortunato e non è disponibile”, così come Kingsley.
“Schouten torna, ma è fuori da due mesi e ha al massimo mezzora nelle gambe. Dominguez vediamo, è in dubbio. Ha avuto un problema al soleo, proviamo ma non è certo”. Uomini contati in mediana, con Svanbeg e Soriano unici disponibili. Con loro, Dominguez o Medel: “Non ci sono altre soluzioni, se Nico non recupera gioca Medel, con Binks in difesa”.
Al netto dei problemi, però, Mihajlovic non vuole scuse: “Anche il Milan ha i suoi, tra Covid e infortunati. Sono reduci da una sconfitta in Europa, ma sono secondi, hanno giovani forti e hanno subito solo sette gol. I rossoneri sono una squadra in crescita, ma ce la possiamo giocare e ce la giocheremo: a patto di essere più concreti che a Udine, perché non possono servire 23 tiri per fare un gol, il Milan non ce li concederà”.
Il tecnico chiude tornando a pungere l’arbitro Abisso dopo l’episodio Skorupski-Becao che è costato il pareggio a Udine: “In settimana mi aspettavo che mi chiamassero per dirmi che hanno cambiato le regole, ma a quanto pare non è così. Se adesso si possono fare i blocchi ci adatteremo a questa soluzione e vediamo cosa succede: è una lotteria”. (ANSA).