A circa 72 ore dal big match che vedrà Milan e Juventus giocarsi una grande fetta di qualificazione alla prossima Champions, il livello di tensione ha già raggiunto livelli importanti. Motivo? La designazione arbitrale. Il tifoso rossonero, sensibile all’ argomento dopo i torti (a detta loro) subiti nelle ultime partite, è insorto al nome di Paolo Valeri.
Tra Valeri e il popolo milanista non ci sono “dolci” ricordi. Tutto ebbe inizio nell’ ottobre del 2012. Derby perso 0-1 e gol regolare di Montolivo inspiegabilmente annullato. E non è tutto. Fece clamore il rigore non fischiato per fallo di Samuel su Robinho. Nella stagione successiva, ancora Valeri non vide che il l’allora giocatore del Parma, Parolo, spostò il punto di battuta di una punizione 10 metri più avanti. Da quella punizione il Milan subì il gol del 3-2 che valse la sconfitta in pieno recupero. A nulla valsero le vibranti proteste dei rossoneri per l’evidente svista.
Lo scorso anno, condizionò il corso della semifinale d’ andata di Coppa Italia proprio contro la Juventus. Le ammonizioni ai calciatori diffidati del Milan e il calcio di rigore concesso alla Juve al 90’ per presunto fallo tra braccio e ascella di Calabria che provò ad opporsi ad una rovesciata di Ronaldo a meno di 1 metro dallo stesso. Rigore, nonostante la chiamata al VAR e pareggio per i bianconeri.
Ancora Coppa Italia. In questa stagione nel corso di Milan-Torino valevole per gli ottavi di finale, il sig. Valeri reputò passibile di espulsione una protesta di Donnarumma dalla panchina. Squalifica e niente derby nei quarti dove fu ancora Valeri l’ arbitro del match. Contestatissima fu la sua gestione, pessima, della “sceneggiata” Ibra-Lukaku.
Il sig. Paolo Valeri arriva al big match di domenica prossima con all’ attivo 13 espulsioni comminate ai rossoneri in 33 gare arbitrate e appena 1 alla Juventus in 34 gare. Pochi giorni alla sfida che può valere una stagione e il clima già ribolle.