Il Celtic sarà una delle tre avversarie che dovrà affrontare il Milan nel girone H. Gli scozzesi, attualmente i campioni in carica di Scozia e al momento secondi in campionato, sono la squadra più titolata in patria, dove hanno vinto per ben 51 volte nella propria storia la Premiership. Passione, tradizione, ed una rivalità conclamata con i Rangers Glasgow. Un club che, sotto questi aspetti, è molto simile al Milan. Gli ‘Hoops’ vantano anche una Champions League nella loro bacheca nel lontano 1967, e anche se non sono certo un club rinomato, è riconosciuto e rispettato a livello europeo per via delle partecipazioni costanti alle competizioni UEFA. Così come il Milan, anche il Celtic non ha mai vinto il trofeo dell’Europa League. I biancoverdi vantano solo una finale nel 2003 (Coppa Uefa) persa contro il Porto, nell’anno in cui il Diavolo vinse la Champions League contro la Juventus.
STILE DI GIOCO E SINGOLI – Gli scozzesi hanno avuto per molti anni la fastidiosa etichetta del ‘lancio lungo e pedalare’, in merito alla celebre vittoria del 2012 contro il Barcellona per 2-1, ottenuta con il solo 11% di possesso palla. L’allenatore di quella partita era Neil Lennon, tornato oggi sulla panchina del club, grande estimatore del 3-5-2 “italiano”: il tecnico nonrdirlandese ha confessato recentemente di ispirarsi ad Antonio Conte. Il suo Celtic, in effetti, negli ultimi tempi si è distinto per la sua cattiveria agonistica e il suo gioco offensivo che la rendono una squadra ostica e tignosa, chiedere alla Lazio per conferma, eliminata proprio la scorsa stagione dai biancoverdi. Gli ‘Hoops’, inoltre possiedono anche delle individualità importanti: uno tra tutti, conosciuto dal popolo rossonero per via delle recenti voci di mercato, Kristoffer Ajer difensore norvegese classe 1998, che ha impressionato non solo il Milan ma molti club europei per via della sua stazza ma anche della sua bravura in fase di impostazione. In avanti, invece, i pericoli arrivano principalmente da Griffiths ed Edouard. Il primo è una bandiera del club: attaccante d’area, agile e con una certa precisione sui calci piazzati; vanta 115 reti in 234 presenze con il Celtic. Il secondo invece, classe 1998, è l’acquisto più costoso del club, prelevato dal PSG per poco più di 11 milioni di euro, dove vanta 67 gol in 113 presenze in poco più di tre stagioni. Quest’ultimo, per la sua forza fisica e per la sua rapidità, viene paragonato a Romero Lukaku.
PRECEDENTI- Il club scozzese evoca dolci ricordi per il Milan. A partire dal lontano 1969, fino al 2013, passando per l’annata 2006/2007: gli scontri sono ben dieci: sei vittorie rossonere, tre pareggi ed una sconfitta. La gara più recente risale alla stagione 13/14: 3-0 per il Milan a “Celtic Park”, con gol di Kakà, Zapata e Balotelli. I primi due incroci furono i quarti di finale di Coppa Campioni nel 68/69: 0-0 a Milano e vittoria per 1-0 in Scozia per il Diavolo con Pierino Prati. Milan che poi vinse la competizione per la seconda volta nella propria storia. Stessa piacevole sorte negli ottavi di finale di Champions League del 2007, 0-0 in Scozia e vittoria ai supplementari a San Siro grazie ancora a Kakà, che diede il via alla settima ed ultima Champions rossonera.