Donnarumma, Bonaventura e Theo Hernandez: tre luci nell’oscurità di inizio stagione. L’analisi

Siamo ormai agli sgoccioli del 2019 e della prima parte del campionato la quale, finora, non ha regalato grandi gioie al popolo rossonero. Undicesima posizione, meno di una rete messa a segno per partita ed una media superiore al gol incassato per match, non tenendo conto del cambio di allenatore e dell’umiliante sconfitta di Bergamo. Senza dubbio tra le peggiori prime parti di campionato. I risultati, come è intuibile, sono lo specchio del rendimento della rosa, che ora come ora può contare ben poche certezze. Tra queste vi sono Gigio Donnarumma, Jack Bonaventura e Theo Hernandez, veri e propri leader in uno spogliatoio tutt’altro che soddisfacente.

GIGIO DONNARUMMA – Da ragazzino a baby fenomeno. Da partente a titolare inamovibile. Un talento che in tre anni non è mai sfiorito. Se il Milan potrà farne una bandiera non si sa, quel che è certo è che Gigio Donnarumma è tra i pochi che è sempre riuscito a tenere a galla i rossoneri. Anche nei momenti più oscuri. Quel rigore parato contro il Frosinone che poteva chiudere definitivamente le porte del quarto posto la scorsa stagione, il penalty negato a Chiesa nella sfida di Settembre quando ormai non c’era più nulla da giocarsi. Alcuni esempi di un ragazzo che è sempre l’ultimo a gettare la spugna. Non a caso è sugli occhi di mezza Europa. In pochi anni si è preso il Milan e la nazionale, con appena 20 candeline spente a Febbraio. Anche questa stagione è tra i più positivi a prescindere dalla quantità di reti incassate, dopotutto con poche responsabilità. I cleen sheet stagionali sono 5 in 17 partite, statistica non entusiasmante ma in linea con le altre big italiane. Più di lui solo Handanovic (7), ed alla pari con Pau Lopez, Strakosha e Szczesny, mentre più in alto di Meret e Gollini (4). Quel che conta veramente sono le prestazioni partita dopo partita, che lo vedono essere tra i pochi con continuità. La questione rinnovo è ancora in stand-by e potrebbe rivelarsi un problema non di poco conto per la dirigenza.

JACK BONAVENTURA – C’è chi gioca sempre e delude. C’è chi invece dopo oltre 200 giorni di stop torna più forte di prima. Rapidità, tecnica, fantasia, sono cose che al Milan sono mancate molto durante l’assenza di Bonaventura, da quell’infortunio che lo ha tenuto ai box per 224 giorni. Dopo una prima parte di stagione di “riabilitazione”, dalla gara contro il Napoli è finalmente tornato Jack. Palla al piede è sempre efficace, basti vedere i 2 gol nelle ultime 5 partite, che gli permettono di scavalcare nella classifica marcatori ad esempio Suso, che ha riposato in una sola occasione. Cinque partite che sono state sufficienti per riprendersi il posto in centrocampo e dimostrare a Pioli che è lui la fiamma della manovra rossonera, tuttocampista in grado di rendersi utile in entrambe le fasi. Come per Gigio, con cui condivide lo stesso procuratore, la questione rinnovo è in stand-by, ma con un Jack in tale condizione viene difficile pensare che la società voglia privarsene.

THEO HERNANDEZ – Ultimo, ma non per importanza, Theo Hernandez. Per descrivere il suo rendimento stagionale non serve molto, è sufficiente dire che è il capocannoniere del Milan e che, dopo l’infortunio, non ha saltato un minuto in campo se non per squalifica. D’altronde, è bastato lo spezzone della gara del pre-campionato contro il Bayern Monaco per capire che Theo è un giocatore da Milan, determinato e pure efficace sotto porta. Le sue falcate sulla sinistra sono sempre una spina del fianco per qualsiasi difesa e la sua freddezza gli permette di essere a quota 4 reti, alla pari di Kris Piatek. Ma più che per demeriti degli attaccanti, senza dubbio non in forma invidiabile, il terzino francese ha una propensione offensiva che pochi in Europa possono vantare e lo dimostrano i numeri. Chiaramente si tratta del miglior acquisto estivo. Tra l’altro, l’unico giocatore in rosa in grado di andare a segno in due gare consecutive, contro Parma e Bologna. La carta d’identità dice appena 22 anni ed il curriculum scrive “Real Madrid”. Caratteristiche che, abbinate ai fatti visti finora, lo rendono un giocatore sul quale vale la pena continuare a puntare.

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